economia

Il modello di impresa cooperativa rappresenta una delle possibili risposte alla più generale questione del lavoro nel nostro paese.

L’autoimprenditorialità dei lavoratori nella cooperazione, in una fase complessa caratterizzata dalla emergenza sanitaria Covid-19 che ha pesanti risvolti sul piano economico ed occupazionale, può diventare una concreta opportunità per lavoratori ed imprese per concorrere al processo di coesione ed inclusione sociale di cui oggi il nostro paese ha quanto mai bisogno.

Parliamo del modello dei “workers buyout” –  un’azione di salvataggio dell’azienda, o di una sua parte, realizzata dai dipendenti che subentrano nella proprietà – che può diventare una delle strade da percorrere per affrontare situazioni di crisi aziendale, difficoltosi ricambi generazionali, situazioni legate al riutilizzo di beni confiscati alla criminalità organizzata.

E’ questo il cuore dell’accordo interconfederale firmato lo scorso mese di gennaio da Confcooperative, dell’Alleanza delle Cooperative (Legacoop, AGCI, Confcooperative) insieme a CGIL, CISL e UIL: di workers buyout  si parlerà nel corso del webinar organizzato da Legacoop Calabria su zoom il prossimo 7 maggio alle 11.

A discutere di come e perché “Le imprese rinascono con il grande cuore dei lavoratori” il presidente di Legacoop Calabria, Lorenzo Sibio; il responsabile regionale di Produzioni & Servizi Legacoop Calabria, Maurizio De Luca; Maurizio De Santis, esperto senior WBO Legacoop Nazionale; l’assessore regionale alle Attività produttive della Regione Calabria, Fausto Orsomarso; il segretario generale Cgil Calabria, Angelo Sposato; il segretario generale Cisl Calabria, Tonino Russo; il segretario generale Uil Calabria, Santo Biondo; Pietro Aiuola, presidente Next. All’incontro parteciperanno anche il presidente di Confcooperative Calabria Camillo Nova e di AGCI, Gennaro Raso.

 

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