“Oggi è una giornata di operosità veramente importante che vede insieme enti, associazioni e università per un lavoro sinergico che mette in campo progetti di monitoraggio, tutela, conservazione, valorizzare e ricerca degli habitat naturali dei nostri mari che, in base ai dati che ci restituisce l’Arpacal, possiamo affermare che sono in buona salute”.
Lo ha detto l’assessore regionale all’ambiente Antonella Rizzo intervenendo all’iniziativa su “I mari calabresi”, organizzata dalla sede regionale della Stazione zoologica, istituto nazionale di biologia ecologica e biotecnologie marine “Anton Dohrn” e patrocinata dalla Regione Calabria.
L’esponente della Giunta ha poi ricordato che la Regione per gli habitat naturali di mare e di terra ha impegnato risorse importanti del Por ed ha parlato di Marine strategy “perché – ha affermato – l’ambiente marino costituisce un patrimonio prezioso che deve essere protetto per mantenere la biodiversità e preservare la diversità. In tal senso – ha rimarcato – abbiamo avviato attività, anche in collaborazione con i pescatori e con le associazioni, per pulire il mare dalla microplastica e gli arenili dai rifiuti spiaggiati e dalla posidonia. La Calabria – ha inoltre evidenziato – possiede il maggior numero di aree protette di mare e di terra ed è la seconda Regione che ha completato sia i Sic (Siti di importanza comunitaria) che le Zsc (Zone speciali di conservazione)”.
L’assessore all’ambiente ha anche messo in risalto l’importante lavoro svolto dai sindaci calabresi ottenendo per un numero sempre maggiore di Comuni la “Bandiera blu”. “Nei Bandi – ha specificato – abbiamo previsto delle premialità per gli amministratori degli enti locali che utilizzano materiale di riciclo per realizzare attrezzature per le loro città con l’obiettivo di creare un marchio del rifiuto in Calabria”.
“Questo – ha affermato infine l’assessore Rizzo – ci dice che abbiamo intrapreso la strada giusta. Lavorare insieme anche nel campo della ricerca in sinergia con le Università, con la Stazione zoologica costituisce, le associazioni e gli enti locali è il primo passo per lavorare alla prospettiva di un turismo che guarda al particolare e per costruire un mondo in cui mari ed oceani siano puliti, sani e produttivi”.
All’iniziativa che si è svolta nella sala verde della Cittadella regionale a Catanzaro erano presenti anche il presidente dell’Anci e sindaco di Pizzo Gianluca Callipo, il consigliere regionale Giuseppe Pedà e amministratori locali.
Il direttore della sede calabrese della Stazione zoologica Silvestro Greco ha messo in evidenza l’importanza della biodiversità: “uno scrigno straordinario del quale almeno il 60% non è ancora stato esplorato. La Stazione zoologica calabrese è di questo che si vuole occupare”.
Il commissario dell’Arpacal Maria Francesca Gatto ha delineato i programmi messi in campo dall’agenzia in materia ambientale. “L’ambiente – ha dichiarato – costituisce una delle più importanti risorse della nostra regione e l’Arpacal è inserita in piani e programmi nazionali di monitoraggio e sta dimostrando di realizzare, in collaborazione con l’assessorato regionale all’ambiente, progetti scientifici di grande valenza. Inoltre – ha annunciato – stiamo lavorando all’istituzione di un Centro di strategie marine a valenza regionale dove far confluire tutti i progetti sul mare”.
Sull’importanza di operare in sinergia sui progetti e di interagire sui temi nel senso propositivo e operativo e sulla necessità della collaborazione si sono soffermati il rettore dell’Università degli studi di Cosenza Gino Mirocle Crisci e il prorettore delegato dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria Claudio di Capua.
“Il 98% del volume degli oceani è profondo e la Calabria ha la percentuale di mari profondi più importanti del Mediterraneo con la maggiore ricchezza di biodiversità. Uno scrigno ancora sconosciuto”. Lo ha affermato il presidente della Stazione zoologica “Anton Dohrn” Roberto Danovaro che ha aggiunto: “non possiamo lasciare l’ambiente e se stesso. Per questo, per noi, la Stazione zoologica in Calabria è strategica”.
Paola Del Negro, dell’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale, ha parlato, tra l’altro, dell’importanza della formazione e della ricerca soffermandosi sull’importanza della blue economy legata al mare che potrebbe diventare un settore di rilevanza nazionale per la Calabria.
Durante la giornata di studio si è anche parlato di pesca: settore definito dal dirigente di ricerca Ispra afferente SZN Franco Andaloro il più importante volano economico per le regioni del Sud e di corallo nero: tra le biodiversità da salvaguardare – secondo Angelo Cau dell’Università di Cagliari – e di cui la Calabria è ricca.