L’agricoltura è impegnata in una ripresa, non facile, dopo due anni problematici come il 2017 e 2018, con un piccolo recupero tendenziale nel primo trimestre (+0,1%) del valore aggiunto. Risultato comunque positivo, se si tiene presente che è superiore alla variazione tendenziale registrata nel 2018 e nel 2017, che era stata rispettivamente di 0 e -1,9% e a fronte, nell’analogo periodo, della diminuzione del PIL nazionale dello 0,1%.
È questo il primo commento del coordinamento di Agrinsieme, che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, sui conti economici trimestrali nel primo trimestre del 2019 diffusi oggi dall’Istat.
Per il Coordinamento, non si può che registrare con favore la tendenza al recupero del settore primario. Positivo pure l’andamento congiunturale (+2,9% sull’ultimo trimestre 2018) – a fronte del +0,1% del PIL nazionale – anche se per l’agricoltura ha una parziale importanza dal momento che le produzioni sono caratterizzate da stagionalità.
“Il recupero è ancora lungo – conclude Agrinsieme – considerando che il valore aggiunto agricolo è attualmente inferiore ai valori registrati nel 2015 (+0,9%) e nel 2016 (+2,7%). Per questo servono politiche adeguate, per l’innovazione e per la competitività, dirette a favorire la ripresa”.