“I titolari dei laboratori di analisi da qualche giorno hanno dovuto sospendere le prestazioni convenzionate con migliaia di ammalati, sostituendole con prestazioni a pagamento a carico degli utenti”.
E’ quanto afferma il consigliere regionale Alessandro Nicolò (FdI).
“Un provvedimento – aggiunge – che poteva e doveva essere evitato con il massimo buon senso da parte di chi oggi ha la governance della Regione e da parte del commissario Scura. Esprimiamo grande preoccupazione per le gravi difficoltà a cui vanno incontro i calabresi, che a causa di quanto noi abbiamo spesso denunciato attraverso l’azione di sindacato ispettivo – ovvero undici mesi di mancati pagamenti e tagli di prestazioni decretati da Scura – impediscono l’erogazione delle prestazioni sanitarie. In merito ad una posizione eccessivamente radicale del Commissario, oggi i calabresi – primo caso in Italia – pagano già le prestazioni ambulatoriali del privato convenzionato, tuttavia il Presidente della Giunta ha in mano poteri decisionali e operativi di efficacia risolutiva, e dunque ci aspettiamo dalla politica una via d’uscita su una vicenda che rischia di trascinare ancor più verso il basso i livelli essenziali di assistenza”.
“La sanità in Calabria – sottolinea Alessandro Nicolò – oggi attraversa forse uno dei momenti più difficili, visti i pesanti tagli economici alle strutture ambulatoriali specialistiche private originati dai decreti 70 e 72, con effetti a catena che si sono riversati sui calabresi costretti a pagare accertamenti sanitari già in regime di convenzione con il SSN”.