La giunta regionale, nell’ultima riunione presieduta da Jole Santelli, su proposta dell’assessore al bilancio Francesco Talarico, ha approvato il rendiconto 2019 completando un lavoro intenso iniziato subito dopo le elezioni dello scorso 26 gennaio.
Al momento dell’insediamento del nuovo Governo di centrodestra la Regione non aveva ancora approvato neanche il bilancio di previsione.
Molto soddisfatto per il risultato raggiunto l’assessore Talarico.
“Di certo non abbiamo ereditato una situazione facile – spiega Talarico – e l’emergenza legata al diffondersi del Covid 19 non ci ha aiutato, costringendo gli Uffici a lavorare per lungo tempo in smartworking. Nonostante le difficoltà siamo riusciti, però, ad aprile ad approvare il bilancio di previsione dando importanti risposte ai cittadini calabresi e alle imprese e, adesso, abbiamo completato il percorso con l’approvazione del rendiconto 2019”.
Per arrivare all’approvazione del documento contabile l’iter non è stato dei più semplici. E’ stato necessario procedere al riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi ai sensi dell’articolo 3, comma 4, del d.lgs. n. 118/2011, alla determinazione delle economie di spesa, con le consequenziali variazioni di bilancio, concernenti la rideterminazione del fondo pluriennale vincolato, dell’avanzo di amministrazione vincolato e del disavanzo finanziario.
“Una complessità –specifica Talarico – che ha richiesto anche un grande impegno del dipartimento bilancio, che desidero ringraziare, col parere favorevole del collegio dei Revisori dei Conti. La partita, però, non finisce qui. Adesso si lavorerà di concerto con la Corte dei Conti per ottenere il giudizio di parifica. Tasmetteremo tutti i documenti necessari alla magistratura contabile con l’augurio di poter arrivare al giudizio di parifica. A quel punto faremo arrivare il rendiconto 2019 in Consiglio regionale per l’approvazione da parte dell’Assemblea. Ritengo – conclude l’assessore Talarico – che abbiamo fatto un ulteriore passo verso la normalizzazione di una Regione che ha bisogno di prassi virtuose che possano farle risalire la china”.