Negli ultimi anni, il Rotary International ha assistito a un significativo aumento della partecipazione femminile, con oltre 20.000 donne che hanno aderito ai club del Rotary. Nel 2010, il numero di socie ha raggiunto quota 195.000, costituendo circa il 16% dei Rotariani, e nel 2020 ha superato le 277.000 unità, pari al circa il 23% dell’organico complessivo.
Questa crescita evidenzia l’importanza di promuovere l’inclusione e l’equità all’interno dell’organizzazione, riconoscendo il valore aggiunto derivante dalla diversità e dal contributo delle donne. Infatti, le donne hanno sempre svolto ruoli significativi nel Rotary, offrendo le proprie competenze, esperienze e leadership in vari settori.
Il 1989 rappresenta una pietra miliare nella storia del Rotary International, poiché è l’anno in cui le donne sono state ammesse nei club di tutto il mondo. Prima di allora, per quasi 84 anni, il Rotary era un’organizzazione riservata esclusivamente agli uomini, con lo statuto che esplicitamente limitava l’adesione ai soli “maschi adulti”.
L’ammissione delle donne ha reso il Rotary International un’organizzazione più inclusiva e rappresentativa della società contemporanea, consentendo alle donne di contribuire in modo significativo alla missione e ai progetti dell’organizzazione.
Per approfondire questo importante tema, è previsto un convegno dal titolo “1989, inizio di un’era: l’ingresso delle donne nel Rotary”, che si terrà martedì 20 febbraio alle 18 nella Sala Conferenze dell’Hotel Guglielmo, a Catanzaro.
Il convegno sarà aperto dal Presidente del Rotary Club di Catanzaro, Carlo Maletta, e moderato dal Past President e segretario distrettuale 2023/2024, Giovanni Petracca. Franca Previti De Pace, Past President del Rotary Club di Catanzaro e prima donna ad essere ammessa nel club nel 1990, relazionerà sul tema. La sua presenza è di particolare rilievo, considerando il suo ruolo pionieristico all’interno dell’organizzazione.
Le conclusioni del convegno saranno affidate a Francesca Catuogno, Assistente del Governatore, dando così il giusto risalto a un evento di fondamentale importanza per l’organizzazione rotariana e per il progresso dell’inclusione femminile.