Ad una settimana circa dalla tromba d’aria che ha colpito la città di Crotone e il crotonese, dopo una serie di sopralluoghi effettuati personalmente sul campo per verificare i danni subiti da imprese e territorio, ieri sera il presidente della Regione, Mario Oliverio, è tornato nella città di Pitagora per illustrare le azioni messe in campo fino ad oggi a favore di quel territorio e per ribadire, ancora una volta, la sua vicinanza e quella dell’intero governo regionale ad un’area che “per troppo tempo è stata dimenticata e abbandonata a se stessa”.
L’occasione per farlo è stata fornita dall’Assemblea dei soci di Confindustria Crotone, un incontro già programmato da tempo, a cui hanno preso parte anche il Sindaco della città Ugo Pugliese, il presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca e il presidente degli industriali crotonesi Michele Lucente.
L’incontro, che si è aperto con un lungo e commosso applauso ad Antonella Stasi, vedova di Massimo Marrelli, l’imprenditore che ha perso la vita a causa di una frana insieme a tre operai, è servito a fare il punto sulle iniziative e gli strumenti messi in campo in questi anni da parte dal governo regionale a favore di questa parte del territorio calabrese, un lungo elenco di scelte, provvedimenti e investimenti costituito non da promesse e auspici, ma dA cantieri avviati, dA opere già in corso, da fatti concreti e sotto gli occhi di tutti.
“Le scelte che abbiamo assunto nella programmazione delle risorse -ha detto Oliverio- sono state quelle di spostare le risorse da una impostazione assistenziale o prevalentemente assistenziale agli investimenti per fare esprimere tutte le potenzialità di questo territorio e per costruire un sistema produttivo imprenditoriale rispetto al quale, io credo, si vince o si perde la sfida con il futuro. Una scelta che ci ha dato ragione e di cui oggi cominciamo a vedere i primi frutti.
Con questo non voglio dire che abbiamo risolto tutti i problemi, ma certamente abbiamo invertito un trend che per troppo tempo era stato caratterizzato solo da segnali negativi. La strada che abbiamo imboccato, dunque, è quella giusta.
Questi dati, naturalmente, ora devono essere sostenuti e consolidati da politiche nazionali coerenti con questa impostazione. Strumenti importanti come la Zes devono decollare al più presto, ma perché ciò accada deve essere effettuata subito la nomina nel Comitato d’Indirizzo del Ministero delle Infrastrutture di cui ho parlato quindici giorni fa in un incontro con il Ministro Toninelli.
Una volta che parte il Comitato di Indirizzo parte la Zes e tutto ciò che essa comporta in termini di investimenti nei quali rientrano anche Crotone e il suo aeroporto. Ci sono, poi, gli investimenti della legge 181, i contratti di sviluppo, il credito d’imposta, che finanziamo totalmente come Regione: abbiamo già investito 65 milioni destinati alle imprese.
C’è poi la problematica che riguarda le bonifiche, Antica Kroton, con risorse già sbloccate e per le quali abbiamo già definito le convenzioni. Abbiamo investito molto nell’ammodernamento delle infrastrutture: per la ferrovia jonica sono in corso i lavori per l’elettrificazione e l’ammodernamento; l’aeroporto è stato messo nelle condizioni di poter volare, c’è un collegamento con Bergamo, ma è stato già annunciato da Ryanair un piano di voli a partire da aprile, ed è in corso anche una ricerca di ulteriori compagnie. Il 13 dicembre prossimo terremo un workshop in Cittadella proprio su questa tematica, dove saranno coinvolte tutte le compagnie aeree. Destineremo ulteriori 10 milioni di euro per l’istituzione di nuove rotte. Dopo dieci anni abbiamo sbloccato il Megalotto della SS.106 Sibari-Roseto Capo Spulico per collegare la jonica con l’adriatica e con l’autostrada. E’ in via di completamento la statale 534, la strada a quattro corsie che dall’uscita di Firmo arriva a Sibari e che, attraverso il megalotto, si collega al Corridoio Adriatico. Sono già disponibili le risorse necessarie per collegare Rossano a Crotone e perchè si colleghi subito almeno una delle aste delle SS.106 e si predisponga già la seconda.
Quando ci è pervenuta da 36 Comuni, capofila le Province di Catanzaro e Crotone, la proposta dell‘ing. Bevilacqua di valutare l’ipotesi del nuovo tracciato che prevede la realizzazione di una nuova strada, parallela a quella costiera, con quattro corsie e spartitraffico centrale della lunghezza di circa 36 chilometri e con un percorso di modifica che prevede la realizzazione di una strada interna che va dallo svincolo di Simeri Crichi a Crotone, l’abbiamo subito accolta chiedendo ad Anas di predisporre subito uno studio di fattibilità che ci indicherà il tracciato, i costi e la sostenibilità dell’investimento e che presenteremo con Anas a gennaio.
Abbiamo programmato investimenti importanti (circa 12 milioni di euro) per mettere in sicurezza, realizzare e qualificare i servizi del porto di Crotone; abbiamo concertato 17 milioni di euro con il Comune di Crotone per Agenda Urbana. E potrei continuare a lungo con l’elenco delle azioni messe in campo. Dispiegare pienamente queste risorse nella realizzazione degli obiettivi significa creare le condizioni per far decollare questo territorio”.
“Ora -ha concluso Oliverio– spetta ad ognuno di noi produrre uno sforzo unitario per fare in modo che gli investimenti si realizzino anche nel campo della valorizzazione turistica e culturale del territorio. Importante è non mollare e credere che anche qui in Calabria, a Crotone, è possibile costruire un processo di sviluppo virtuoso. A declamare obiettivi ci siamo tutti, il problema è costruire i processi. E questo è il compito che spetta ad ognuno di noi, nessuno escluso”.