La Convenzione Europea del Paesaggio, firmata a Firenze il 20 ottobre 2000, rappresenta la prima valorizzazione formale, sostanziale e giuridica a livello europeo, del paesaggio in tutte le declinazioni possibili.

Chi, delle bellezze panoramiche e paesaggistiche naturali, ne ha fatto un motivo di orgoglio tanto da dedicarle una intera legge regionale è la Calabria.

Per chi non avesse cognizione di tale dettato normativo “Made in Calabria”, ne citiamo la fonte giuridica per maggiore conoscenza.

La legge regionale datata 7 luglio 2022, n.25, pubblicata sul BURC n.130 del 7 luglio 2022, nei suoi corposi articoli e numerosissimi commi, disciplina il paesaggio della Calabria estensivamente inteso come regole da osservare e fare osservare da tutti i destinatari, ” norme per la rigenerazione urbana e territoriale, la riqualificazione e il riuso”.

Tale legge è stata rafforzata un anno dopo, con ben due importanti e successive leggi regionali; in data 15 maggio 2023, dalla legge n. 22, titolata, “norme in materia di aree protette e sistema regionale della biodiversità”,  e poi, da quella del 18 maggio 2023, n.17, approvata dalla Giunta della Regione Calabria e firmata dal Presidente On. Roberto Occhiuto, modificativa della legge regionale 3 agosto 1999, n.20, (che istituisce l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria), rafforzandone alcuni contenuti, in stretta aderenza e attuazione al dettato dei principi e valori contenuti nel diritto internazionale, nel diritto dell’Unione Europea, e nella Costituzione della Repubblica Italiana, espressamente previsti negli articoli, 3,9,10,11,32,41 e 117.

Il paesaggio è vita, anzi è l’umanizzazione delle bellezze naturali impersonificate da madre natura, declinatasi sul e nel territorio montano, collinare, pianeggiante, costiero, marino e sottomarino.

L’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi naturalistici, modellati dalle menti sapienti e mani operose, hanno voluto e saputo creare, paesaggi che senza peccare di presunzione, possiamo definire unici al mondo.

Le risorse idriche potabili, le acque termali e minerali purissime, che si originano sui rilievi calabresi, sono assieme ai paesaggi che circondano i tantissimi Borghi Antichi, situati in alta e media quota montana, i verdi Parchi Nazionali e Regionali, e la estesa bianca fascia costiera Marittima, con le rive delle aste fluviali e le nostre caratteristiche fiumare sono le vere ricchezza della nostra terra e mare di Calabria.

Se la Calabria è tutta bella, non è un peccato da nascondere, né una o tante verità da non far sapere al mondo intero.

Occorre diffondere tale bellezza con ogni mezzo e tecnologia perché è questa bellezza la verità sulla nostra Regione.

La Calabria è bellissima e ce la teniamo stretta, così com’è!

Non ce ne vogliano quei denigratori seriali, attratti dai pochi clic su i social a cui ambiscono ma noi preferiamo vedere e godere i tantissimi panorami mozzafiato e bellezze paesaggistiche infinite, presenti nella “Madre Terra di Calabria”.

La Costituzione della Repubblica Italiana, ci ha riconosciuto soprattutto, agli articoli 9, 32, 41 e 117, i valori costituzionalmente garantiti, dell’ambiente, biodiversità e degli ecosistemi, beni universali dei quali la Calabria ne fa un motivo di vanto, come dimostra la crescente presenza turistiche e scientifica nazionale ed internazionale.

In particolare l’art.117, nel prevedere il primato della legislazione statale nella tutela dell’ambiente, aggiunge al comma successivo, che la legislazione connessa con la valorizzazione del bene ambiente, sia un diritto regionale, quindi nel nostro mirato discorrere, della Regione Calabria.

Non si tratta di essere orgogliosi, testoni, caparbiosi, fieri, forse pure spacconi, esagerati, incontrollati e altro dicendo, ma di evidenziare l’esistente, la verità inconfutabile di una o tante realtà meridionali, anche quando ad alcuni non possa piacere ed accettare, per strane e inspiegabili forme di egoismo o convenienza politica.

Il paesaggio è e rimarrà la vera ricchezza della Calabria, non tanto e non solo, perché le vie paesaggistiche sono tante, penso alle vie della vite e del vino, degli ulivi e dell’olio extra vergine, dell’arte e degli artigiani, così come sono praticamente infiniti quei paesaggi delle mille Chiese e Conventi, tutti da visitare e ammirare, visibili dai loro alti campanili. Ed ancora i paesaggi sottomarini, quelli dei borghi, degli orafi, dell’arte e degli artisti, degli alimenti e della loro cucina tipica millenaria, dei paesaggi costieri e montani, antichi e contemporanei, tutti paesaggi caratterizzati da unicità e bellezza panoramica visibile e godibile.

A noi figli della Calabria, spetta solo un compito importante, direi fondamentale, quello di essere protagonisti attivi e attenti difensori di questo bene paesaggistico universale e calabrese allo stesso tempo…Perché abbiamo l’obbligo di amarlo, custodirlo, valorizzarlo, preservarlo, proteggerlo, non lasciando che pochi irresponsabili, detrattori del bene comune possano ledere i nostri diritti, contaminando ed inquinando, con azioni irresponsabili, l’aria, l’acqua, il suolo dove viviamo noi e i nostri figli.

Salubrità delle acque, balneabilità delle spiagge e delle acque del mare, bellezza della terra, navigabilità del mare, tutto ciò rappresenta il fascino Mediterraneo della nostra bella, cara e amabile Calabria e di chi vive e ama questa nobile terra millenaria.

(Emilio Errigo è nato a Reggio di Calabria, docente universitario, generale in riserva della GdF e attuale Commissario straordinario di ARPA Calabria)

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