I Distretti del Cibo sono uno strumento di marketing territoriale strategico, essendo il cibo un grande fattore di attrazione e di sviluppo. E’ quanto auspica il GAL BATIR, l’agenzia di sviluppo locale per l’Area dello Stretto, la Costa Viola e la Piana di Gioia Tauro-Rosarno.
I Distretti del Cibo, sostituiscono di fatto i Distretti rurali e i Distretti agroalimentari di qualità, ponendosi come strumento di valorizzazione e marketing del territorio, secondo la visione innovativa del Ministero delle politiche agricole, agroalimentari e forestali (Mipaaf) applicata con la specifica legge n. 205/2017 e i più recenti decreti ministeriali.
Ad evidenziare l’importanza dei Distretti del Cibo è il presidente del GAL BATIR il dott. Antonio Alvaro: “E’ fondamentale che la Regione legiferi al più presto rispetto all’attuazione e individuazione dei Distretti del Cibo, così da consentire uno sviluppo integrato dei territori rurali e delle produzioni di qualità. Rilanceremo l’idea e la sottoporremo all’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo, il quale è attivo ed operativo sui territori calabresi sin dal suo insediamento e, per nostra fortuna, possiede una grande competenza amministrativa. Oggi più che mai, vista la situazione di crisi contingente, risulta opportuno potenziare quei sistemi produttivi locali caratterizzati da una elevata concentrazione di piccole e medie imprese agricole e agroalimentari da porre a sistema con la componente turistica. L’individuazione dei Distretti del Cibo, non potrà prescindere dal supporto concreto di chi opera sul territorio da anni in qualità di agenzia di sviluppo come i Gruppi di Azione Locale e anche delle associazioni di categoria agricole. L’omogeneità territoriale, paesaggistica e produttiva rimangono, come fu per i Distretti rurali, gli elementi principali di partenza per l’applicazione di questo prezioso strumento di sviluppo integrato.
Con il Gal Batir già si diede vita qualche anno or sono al marchio territoriale “Tyrrenico” che ha consentito a tante piccole aziende di riconoscersi nel proprio territorio di appartenenza e di fare rete per incrementare sia la qualità che il proprio reddito e per sfruttare proficuamente le azioni di promozione collettive. Siamo certi che anche con il supporto dei nostri esperti di settore e con l’aiuto di tutti i Gal calabresi, l’assessore Gallo si renderà disponibile per un confronto costruttivo che possa condurre in pochissimo tempo, alla formulazione delle procedure e dei criteri di individuazione dei Distretti del Cibo, così come hanno già fatto altre regioni nell’ultimo biennio”.