“Insieme abbiamo aderito alla manifestazione a Gioia Tauro del 17 marzo e insieme approviamo all’unanimità una mozione il cui espresso intento è contribuire a stoppare la scellerata direttiva europea ‘Fit for 55’. Questo è uno dei momenti cruciali in cui c’è bisogno che forze politiche, sociali e imprenditoriali, di concerto con le istanze più rappresentative della società civile, uniscano energie e impegno, per scongiurare il peggio e permettere all’infrastruttura portuale principale della Calabria, una delle più produttive dell’Europa, di proseguire nel percorso che l’hanno resa un’eccellenza nel Mezzogiorno e in Italia”.
L’ha detto il presidente Filippo Mancuso, aprendo la discussione sulla mozione (contro la direttiva europea “Fit for 55”) approvata dal Consiglio regionale all’unanimità.
Ha aggiunto: “Ci conforta apprendere che dalla riunione dei ministri dell’Ambiente dell’Unione europea è stata avviata, come ha riferito il ministro Gilberto Pichetto Fratin, una discussione per adottare iniziative finalizzate a mitigare gli effetti negativi derivanti dall’inclusione nel sistema Ets di questo settore. L’Italia è in prima linea nel contrasto dei cambiamenti climatici e a favore delle politiche europee di abbattimento delle emissioni inquinanti. Ma le attuali regole europee in materia di applicazione del meccanismo Ets al settore marittimo, in assenza di una applicazione dello stesso a livello mondiale, determinerebbero una sicura perdita di competitività di molti porti europei, e in particolare italiani, per i traffici merci su container con trasbordo, con conseguente rischio per tutto il sistema logistico europeo”.
Infine: “Il Consiglio regionale – ha sottolineato Mancuso – senza se e senza ma, sta dalla parte del Porto di Gioia Tauro. Dinanzi a questioni strategiche, che incidono sullo sviluppo della Calabria, dobbiamo sempre far prevalere ciò che ci unisce, per promuovere il bene comune e difendere gli interessi generali”.