Nel lontano agosto del 1972, il mar Jonio svelò uno dei suoi segreti più preziosi: due magnifiche statue di bronzo, oggi note come i Bronzi di Riace. Queste sculture, risalenti al V secolo a.C., sono tra i più straordinari esempi di arte greca classica e rappresentano un patrimonio inestimabile per l’umanità.
Le statue furono rinvenute a circa 200 metri dalla costa di Riace, un piccolo borgo in provincia di Reggio Calabria, da un subacqueo dilettante, Stefano Mariottini. Quest’ultimo, durante un’immersione, si imbatté nei due bronzi che giacevano a 8 metri di profondità, semisepolti nella sabbia. La scoperta scatenò immediatamente un’enorme interesse sia a livello nazionale che internazionale, attirando l’attenzione di archeologi, storici dell’arte e appassionati.
I Bronzi di Riace, identificati come due guerrieri, sono noti per la loro straordinaria qualità artistica e per il perfetto stato di conservazione. Le statue, alte circa 2 metri, sono realizzate in bronzo e presentano dettagli raffinati, come le vene scolpite sulle mani e sugli avambracci, che dimostrano un’incredibile conoscenza dell’anatomia umana da parte degli artisti greci. Gli occhi, realizzati con avorio e pasta vitrea, conferiscono un’espressione intensa e quasi viva ai volti dei guerrieri.
Le analisi effettuate sulle statue hanno rivelato che esse furono realizzate con tecniche sofisticate – come la fusione a cera persa – e che furono probabilmente destinate a decorare un tempio o un edificio pubblico. Tuttavia, rimane ancora un mistero l’identità dei personaggi rappresentati e l’origine precisa delle statue. Alcuni studiosi ipotizzano che possano rappresentare eroi mitologici, come Tideo e Anfiarao, mentre altri ritengono che si tratti di generali o atleti.
Dopo il recupero, i Bronzi di Riace furono sottoposti a un accurato restauro, prima di essere esposti al pubblico. Attualmente, le statue sono custodite nel Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, dove continuano ad attirare visitatori da tutto il mondo, affascinati dalla bellezza e dal mistero che le circonda.
I Bronzi di Riace non sono solo testimoni di un’arte straordinaria, ma rappresentano anche un ponte tra passato e presente, un simbolo della ricca eredità culturale del Mediterraneo. La loro scoperta e conservazione sottolineano l’importanza di proteggere il patrimonio culturale e di promuovere la conoscenza delle antiche civiltà, affinché le generazioni future possano continuare a meravigliarsi e a trarre ispirazione dalla loro storia.
A cura di Susanna Quintieri