I chicchi di viaggio sono immagini, emozioni, ricordi e racconti. Di un viaggio andata e ritorno. Sempre. Un giro del mondo di cui quei chicchi di viaggio diventano custodi assoluti. A “tostare” quei chicchi è un giovane uomo. Un vulcano di idee ed entusiasmo.
Un figlio, un nipote, un marito e un padre. Un amico. Questi appellativi, alla presentazione del suo libro “Chicchi di Viaggio” edito da Rubbettino, tornano più volte. Perché Daniele, che di cognome fa Rossi, dei suoi viaggi e delle sue emozioni ha voluto farne un libro.
La presentazione si svolge nella splendida cornice del Chiostro di San Giovanni a Catanzaro. Con Daniele – presidente della Camera di Commercio, fondatore de “La Calabria che rema”, presidente di Confindustria della provincia di Catanzaro ed imprenditore del Caffè Guglielmo, oltre che nipote dello storico fondatore dell’Azienda – ci sono tanti amici. Ma prima di tutto c’è l’editore Florindo Rubbettino, l’editor Maria Francesca Gagliardi, gli amici Paolo Ferraina, che ha portato il contributo di un video sui viaggi in Vietnam, Shanghai, Hong Kong e India, l’artista Massimo Sirelli, Giacomo Caputo, il presidente de “La Calabria che rema” Tiziana Muraca, il vice presidente Salvatore Cuffaro, che ha parlato del recente impegno per la bonifica della porta di Sant’Agostino da parte dell’associazione, il vicesindaco Ivan Cardamone, il presidente del Consiglio Marco Polimeni, i vertici di Confindustria e tanti tanti amici.
Dopo il video di Paolo Ferraina parte il racconto. Degli amici su Daniele e di Daniele sugli amici. Perché, nei suoi “Chicchi di viaggio”, di amici ce ne sono tanti. Sono un po’ sparsi nel mondo. Nel Vietnam, in India, a Shanghai ed Hong Kong.
C’è la bimba che chiede l’elemosina e c’è il bimbo a piedi nudi in un Paese povero e ricco allo stesso tempo.
Ci sono i luoghi. E ci sono i non luoghi. C’è la famiglia. C’è l’Azienda che è casa. E come tutte le case custodisce ricordi che hanno il gusto del caffè.
C’è l’amore. Declinato in tutte le sue forme. Per i luoghi, la musica, il panorama, il viso sul quale ricamare le storie più diverse, giocando sul passato e pensando al futuro.
Ci sono le persone e ci sono i momenti: “quelle persone e quei momenti che ti colpiscono, ma proprio perché sono momenti sono amori veri perché in quell’istante è vero, in quell’istante la musica è vera, le luci sono vere. Mi innamoro – dice Daniele – ogni volta che viaggio”.