A scorrere la graduatoria dei progetti finanziati dal MIMS (Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile) a valere sui fondi del PNRR destinati alla “riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua…” si prova una grande amarezza nel constatare come, ancora una volta, tra le regioni del mezzogiorno d’Italia l’unica a non avere alcun progetto finanziato è la Calabria.
A fronte di risorse pari a 606 milioni di euro sono stati destinati 341 milioni per le regioni del centro–nord e ben 265 milioni per le regioni del sud che vedono ad esempio la Puglia intercettare circa 50 milioni di euro, la Campania oltre 90 milioni di euro e la Calabria 0 (zero). Tutto ciò nonostante la dispersione di acqua nella nostra regione si avvicini al 50%, uno spreco non più sostenibile che ha ricadute pesanti nelle tasche dei cittadini calabresi. Ai 104 milioni di euro già persi dalla Regione lo scorso marzo 2022 relativamente ai fondi React-Eu si aggiunge, dunque, quest’ennesima beffa.
Eppure il Presidente Occhiuto dichiarava a Novembre 2021, in una lettera indirizzata al Presidente dell’Autorità Idrica della Calabria, relativamente ai finanziamenti per il settore idrico quanto segue: “non ci possiamo permettere il lusso di lasciare alcuna risorsa per strada, e dunque i 60 milioni (poi divenuti 104) correlati al programma React – Eu vanno assolutamente portati a casa”. Tuttavia, la nostra Regione oltre a non aver portato a casa i 104 milioni che il Presidente diceva di non poter assolutamente permetterci di perdere, purtroppo non è riuscita neppure a presentare un solo progetto sui fondi del PNRR. E questo nonostante le dichiarazioni rese dal Presidente Occhiuto il 20 marzo 2022 “…sono molto deluso dall’Autorità Idrica. A suo tempo senza grande entusiasmo ho accettato l’idea del Sindaco Manna che voleva costituire come soggetto gestore del sistema idrico Cosenza acque…” e continua “L’incapacità organizzativa dell’Autorità Idrica ha invece fatto perdere 104 milioni di euro alla nostra Regione. Li recupereremo nei prossimi bandi PNRR “.
Purtroppo, i fondi persi non si possono recuperare, semmai si può provare ad intercettarne di nuovi. Per i primi 104 milioni persi lo stesso Presidente Occhiuto ha ammesso di essersi sbagliato nel fidarsi dell’Autorità Idrica. Per quest’ennesima occasione mancata, non meno grave della prima, mi piacerebbe capire secondo lui il colpevole dove va trovato. Se infatti ricostruiamo i fatti per come si sono svolti, a novembre 2021 Occhiuto dichiarava di doversi fidare dell’autorità Idrica, per poi il 20 marzo 2022 dopo aver appreso dei 104 milioni persi puntare il dito sulla stessa Autorità Idrica incapace a suo dire, dal punto di vista organizzativo. All’avviso del MIMS pubblicato in data 9 marzo 2022 e chiuso il 31 maggio 2022 però la Calabria non presentava nessun progetto, nonostante il 20 marzo, come detto, il Presidente avesse dichiarato relativamente ai fondi per le reti idriche “Li recupereremo nei prossimo bandi PNRR”. Peccato che così non sia stato!
Già il 16 febbraio 2022, a margine di una conferenza stampa tenutasi a Lamezia Terme, mi permettevo di suggerire di fare in fretta nel rendere pubblica Sorical e di attivarsi per la progettazione da presentare all’apertura della prima finestra utile del PNRR. Vedendo, poi, che le settimane passavano senza nessun movimento in merito, ho anche provveduto nel mese di marzo 2022 a presentare una mozione con la quale sollecitavo la trasformazione di SORICAL in soggetto pubblico al 100%. Non pretendevo che i suggerimenti mossi in modo costruttivo da un Consigliere di minoranza potessero produrre effetti immediati ma quantomeno pensavo di offrire spunti utili ad innescare un percorso virtuoso in tempi più brevi.
Purtroppo il dado ormai è tratto e di quei 606 milioni di euro la Calabria non avrà nulla. Il Presidente Occhiuto magari dirà che ci saranno altri fondi ma sappiamo benissimo che non saranno sufficienti a risolvere definitivamente il problema della rete idrica calabrese e che l’attuale ennesimo mancato finanziamento rappresenta un danno grave e permanente.
Nel primo Consiglio Regionale nel novembre 2021 dichiarai che avrei aspettato almeno un anno prima di muovere eventuali critiche sull’operato del Presidente e della Giunta riconoscendo che una nuova amministrazione debba aver il tempo di insediarsi e programmare. Dissi anche che riponevo nel Presidente grande fiducia poiché politico navigato e determinato a risollevare la nostra regione. Ancora oggi voglio continuare a dare questa fiducia nella speranza che i Calabresi possano, però, iniziare a percepire al più presto un miglioramento della loro qualità di vita ed un miglioramento dei servizi erogati, obiettivi per i quali, nonostante grandi proclami e titoloni di giornali, ad oggi non si percepiscono effetti reali.