L’assessore regionale al lavoro e alle politiche sociali Angela Robbe interviene per chiarire come stanno i fatti relativi ai Fondi per disabili gravi per le annualità 2015, 2016, 2017 e 2018, quali responsabilità ha la Regione Calabria, cosa doveva fare, cosa ha fatto e cosa sta facendo.
“Perché – sostiene l’esponente della Giunta Oliverio – le parole sono importanti, i fatti di più, ma a volte occorre parlare per riportare chiarezza e verità nelle situazioni, soprattutto quando si grida all’untore e si danno informazioni non corrette, e soprattutto quando queste informazioni riguardano persone fragili. Per questo e per rispetto delle persone a cui i fondi della non autosufficienza sono destinati è necessario chiarire che i fatti non stanno esattamente come sono stati raccontati”.
Prima di tutto l’assessore Robbe chiarisce il funzionamento del Fondo non autosufficienza. “Le risorse per i disabili – spiega – sono erogate dal Ministero delle politiche sociali, la Regione quando riceve i fondi li ripartisce agli ambiti e alle Asp, che devono utilizzarle individuando i destinatari, le finalità e le modalità di utilizzo. I fondi di ogni annualità sono erogate solo dopo che siano state spese e rendicontate le risorse dell’annualità precedente. Trasmesse al ministero le rendicontazioni dell’annualità 2013, alla Regione negli scorsi mesi sono state attribuite le risorse del FNA 2015. I fondi delle annualità 2016, 2017 e 2018 ancora non sono stati trasferiti dal Ministero”.
La Robbe entra poi nel merito dei dati. “Con delibera di giunta regionale n.311 del 11.09.2013 – specifica – è stato ripartito il fondo per la non autosufficienza annualità 2013, pari a 9.680.000 euro ed è stato erogato agli Ambiti Comunali. Ad oggi delle risorse dell’annualità 2013 sono stati rendicontati 5.025.626,62 da 22 ambiti su 32, quindi 22 ambiti hanno utilizzato i fondi. Acquisita la rendicontazione dei Fondi del 2013 da parte di 22 dei 32 ambiti, il Ministero ha erogato le risorse dell’annualità 2014, ed ha modificato ed aggiunto le Asp tra i soggetti destinatari precisando la destinazione, la Regione con Delibera di Giunta regionale n. 464 del 12/11/2015 ha emanato le linee guida per la ripartizione dei fondi 2014 pari ad 12.100.000 euro ed ha ripartito le risorse tra Ambiti sociali e Asp: agli ambiti sociali sono state date risorse per un totale di 7.201.200 di euro, alle Aziende Sanitarie Provinciali sono stati destinati 4.800.800 euro per le disabilità gravissime, erogati con decreto n. 14208 del 21/11/2016. Per quanto riguarda l’annualità 2015 con DGR n. 638 del 14 dicembre 2018 sono state approvate le linee guida per il FNA 2015 con la seguente ripartizione: 8.057.000,00 agli ambiti territoriali e 5.538.000 euro alle ASP per le disabilità gravissime. Nei giorni scorsi – prosegue la Robbe -, ricevuta l’indicazione del componente indicato dall’Anci, è stata istituita presso il Dipartimento lavoro la Commissione che sta completando le attività di valutazione dei progetti inviati dagli ambiti, terminati i lavori della commissione i fondi potranno essere erogati. Pertanto, il settore politiche sociali della Regione Calabria, consapevole della necessità di utilizzare le risorse per rispondere ad esigenze importanti delle persone, ha sollecitato sia gli ambiti che le Asp affinché utilizzasseroi fondi. Rilevato il ritardo delle ASP, che avrebbero dovuto stilare le graduatorie dei beneficiari, il settore politiche sociali ha sollecitato le Asp e, finalmente, da pochi mesi le Aziende Sanitarie hanno pubblicato le graduatorie ed hanno cominciato ad erogare gli assegni di cura, sebbene persistano ancora alcune criticità che stiamo cercando di superare.
Per agevolare l’uniformità delle procedure la Regione ha invitato le ASP a trasmettere ai Comuni, una volta pubblicata, la graduatoria al fine di ammettere ai benefici, con le risorse destinate agli ambiti, le domande ammesse ma non finanziabili per esaurimento del fondo delle ASP. Questi i fatti”. L’assessore alle politiche sociali aggiunge alcune considerazioni. “Sulla spesa dei fondi assegnati alle Asp – sostiene – la Regione non può intervenire, può certamente intervenire sugli ambiti che non fanno spesa, e in questa direzione abbiamo sollecitato ripetutamente la spesa agli ambiti in particolare negli ultimi mesi e, stiamo valutando, qualora gli ambiti non dovessero rispondere alle sollecitazioni di ricorrere all’esercizio della surroga, poiché non è concepibile che i fondi siano fermi mentre le persone hanno bisogni a cui non si da risposta.
Riteniamo quindi opportuno, per dare massima trasparenza alle attività della Regione e alla ripartizione dei fondi disponibili per il sociale, pubblicare ufficialmente la ripartizione di fondi nei vari ambiti e lo stato della spesa in modo che sia chiaro quante e quali risorse sono disponibili sui territori.
Intanto – comunica infine l’assessore alle politiche sociali Angela Robbe – nei prossimi giorni incontreremo l’Aisla anche per chiarire che, ognuno deve assumere le proprie responsabilità, la Regione si assume certamente le proprie ma non può farsi carico delle responsabilità altrui e soprattutto non intende prestarsi a polemiche né dare spazio ad ipotesi di soluzioni impercorribili e fantasiose”.