La Calabria straordinaria è quella che esclude i calabresi dalla propria terra? Che chiude le porte, che seleziona i turisti in base al reddito?
Perché ci pare davvero paradossale che dopo anni di proclami e marketing, ci vediamo costretti a discutere sulla decisione dell’amministrazione comunale di Tropea di pagare 3 euro all’ora un parcheggio, in piena stagione turistica e in una delle tante località favolose e riconosciute della Calabria.
Una tassa salata che è destinata innanzitutto ai calabresi, perché se l’idea “straordinaria” dell’assessore Orsomarso funzionasse, a Tropea i facoltosi turisti arriverebbero direttamente in con il jet privato, senza polemiche e con buona pace del popolo calabrese che certo non ha un reddito così alto per poter fruire di tali (dis)servizi.
L’assessore che ha in mano due deleghe come Turismo e Mobilità non riesce evidentemente a mettere insieme le due cose, perché altrimenti avrebbe lavorato per evitare che certe scelte, legittime ma strampalate, da parte di alcune amministrazioni comunali possano influire negativamente sull’immagine della Calabria. Di questo passo, infatti, ogni comune calabrese a vocazione turistica potrebbe iniziare ad alzare le tasse per i servizi o addirittura ad instaurare nuovi balzelli (chi siete, da dove venite, cosa portate, dove andate: un fiorino…) creando così una sorta di ritorno al medioevo e dei feudi.
Non è stato possibile ci chiediamo, in questi anni, immaginare un piano di mobilità che risolvesse un problema vero e reale che il Sindaco di Tropea pone, quello cioè di disincentivare l’uso dei mezzi privati per favorire quelli pubblici; il problema è che i mezzi pubblici ed i sistemi di mobilità regionali in Calabria legati al Turismo sono inesistenti e dove ci sono inadeguati e costosi. Non era possibile lavorare ed investire risorse sul rafforzamento dei servizi offerti direttamente dalla Regione Calabria per raggiungere le svariate mete turistiche?
La Filcams CGIL Calabria ha provato ad interloquire pubblicamente con l’assessore Orsomarso e diverse volte con il nuovo dipartimento regionale al Turismo (presentato in pompa magna agli Stati Generali) per poi scoprire che la misura più importante che darà gli indirizzi e le linee guida, che distribuirà risorse e definirà la Calabria del futuro, il piano strategico del Turismo, è stato affidato ad una società esterna.
L’unica cosa straordinaria che vediamo, purtroppo, in questa terra rispetto al passato è l’auto-promozione dell’assessore regionale al Turismo; lui si che tra fiere, mostre, sfilate, ricchi premi e cotillon, sta vivendo un’esperienza straordinaria; per la quale noi calabresi paghiamo il conto e le spese, salate… come il mare.