Spero davvero che la Corte di Cassazione non conceda i domiciliari a Giovanni Brusca. Sarebbe un terribile segnale di debolezza dello Stato e minerebbe profondamente la fiducia dei cittadini rispetto alla reale volontà delle istituzioni di combattere la mafia”.
E’ quanto afferma il segretario della Commissione parlamentare antimafia on. Wanda Ferro (Fratelli d’Italia), che prosegue: “La gente non capirebbe perché ad un feroce criminale, alla belva che fece strangolare e sciogliere nell’acido un ragazzino, allo spietato autore del massacro di Capaci, venga concesso di lasciare il carcere e tornare a casa. E’ stato lo stesso Brusca, detto ‘lo scannacristiani’, ad ammettere di avere commesso ed ordinato personalmente oltre 150 delitti, tanto da non riuscire a ricordare i nomi di tutti quelli che ha ucciso.
Merita di finire i suoi giorni in galera, senza sconti o benefici. La certezza della pena deve essere la pietra su cui si regge il sistema della giustizia penale.
Ho molta fiducia nelle decisioni della magistratura, forse meno in una legislazione che sembra più attenta al destino dei criminali che al dovere, da parte dello Stato, di dare una risposta di giustizia, e di rispetto, alle vittime della mafia e alle loro famiglie, a chi nella lotta contro la criminalità ha sacrificato la propria vita”.