Abbiamo commesso un grave errore nominando commissari alla Sanità calabrese il generale Cotticelli e la dottoressa Crocco, affetti da un delirio di onnipotenza che ha pesanti ripercussioni sulla tutela del diritto alla salute». Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Francesco Sapia, della commissione Sanità, che spiega: «L’ultimo atto dei due commissari, su cui ho già interrogato il governo, è la riprova di quanto essi non intendano ascoltare eletti e dirigenti, la conferma di come agiscano in proprio, ignorando i necessari passaggi ed equilibri istituzionali.
Mi riferisco al loro ultimo decreto sul fabbisogno dell’ospedale di Reggio Calabria, ieri emanato da Crocco e Cotticelli senza alcuna istruttoria del dipartimento regionale Tutela della salute e senza considerare l’invito al confronto, rivolto loro dalla presidente Jole Santelli, eletta e legittimata dal popolo». «Con un’arrogante mossa del cavallo, di fatto Crocco e Cotticelli – chiarisce il deputato del Movimento 5 Stelle – hanno mandato all’aria l’incontro con gli stessi, previsto per oggi, che il dg del dipartimento Tutela della salute era riuscito, su mia sollecitazione, ad ottenere in merito alle assunzioni nell’ospedale reggino per il triennio 2020-2022. Con il loro decreto di ieri, i due commissari, fregandosene bellamente, hanno già definito le assunzioni in argomento, individuando la metodologia più penalizzante per l’ospedale reggino invece che utilizzare, come in Veneto ha invece fatto Luca Zaia, quella più vantaggiosa prevista dal decreto Calabria. Chi ispira l’azione di Crocco e Cotticelli? Dove erano i burocrati del Tavolo di verifica del piano di rientro, mentre i precedenti commissari alla Sanità regionale sforavano ogni tetto di spesa, in particolare regalando decine di milioni al policlinico universitario di Catanzaro? Che cosa ha fatto il generale Cotticelli per ripristinare la legalità degli atti precedenti, oltre ad attestarla a parole come un disco rotto?». «Crocco e Cotticelli – conclude Sapia – hanno messo sul piede di guerra i primari dell’ospedale di Reggio Calabria e creato un clima di tensione che potrebbe generare pesanti azioni legali. Ministro Speranza e viceministro Sileri, credo che sia giunto il momento di mandarli a casa, possibilmente alla svelta».