Quando intere vie sono scomparse, quando in alcuni paesi vi sono bisogni primari che non possono essere più soddisfatti, quando la morte si annida nelle stesse opere che abbiamo costruito, allora dobbiamo avere il coraggio di chiederci se non sia il caso di cambiare prospettiva in merito agli strumenti tradizionalmente utilizzati per aggredire il problema del dissesto idrogeologico e per assicurare una efficace tutela del territorio”.
E’ quanto afferma il deputato del Partito Democratico, Antonio Viscomi, che insieme ai colleghi calabresi e sardi ha presentato un emendamento legislativo per sostenere gli interventi di emergenza resi necessari dai recenti eventi meteorologici.
“Credo sia opportuno riproporre ora una questione che ho già segnalato più volte negli anni passati: senza una visione e una gestione coordinata del territorio, delle sue ferite, dei suoi bisogni, ma anche delle sue potenzialità, non si va da nessuna parte. Invece, ci troviamo tutti, e i sindaci in particolare, di fronte a competenze amministrative frammentate e frantumate in capo a una pluralità di strutture pubbliche e misuriamo alla fine volumi operativi modesti. Forse è il momento giusto per creare, come in molte altre regioni, una “Agenzia regionale per la difesa del suolo e la protezione civile”: un soggetto, cioè, affidato alla competenza comprovata di manager autorevoli, che si prenda cura, si faccia carico e sia responsabile, in modo pienamente trasparente e controllabile da parte dei cittadini, del bene più importante che abbiamo, che metta in cantiere un piano straordinario – coordinato, realistico e sostenibile – di interventi e lo faccia valorizzando le competenze, la passione e l’intelligenza dei tanti giovani laureati delle nostre Università”.