Educare alla solidarietà, all’integrazione e all’accoglienza; riscoprire il valore delle azioni coraggiose che assunte da persone normali posso restituire imprese eroiche per migliorare la qualità della vita; contribuire, attraverso la formazione, a creare opportunità di sviluppo e crescita per quei territori afflitti dalle guerre e dalla povertà. – AMARELLI sposa il progetto INSIEME PER L’AFRICA. – Oggi, VENERDÌ 5 LUGLIO, alle ORE 18,30 all’Auditorium Alessandro AMARELLI l’incontro-testimonianza con Don Battista CIMINO e con la sua ultraventennale esperienza missionaria.

È quanto fanno sapere Fortunato Margherita AMARELLI, amministratore delegato e responsabile commerciale e marketing della plurisecolare azienda di liquirizia calabrese, ribadendo che l’appuntamento si inserisce nel solco del costante impegno di responsabilità sociale d’impresa che continua a contraddistinguere l’esperienza imprenditoriale e familiare.

Dal sostegno alle madri africane all’istruzione per i bambini. Sono, questi, i progetti principali portati avanti. Un racconto che vale la pena ascoltare. – L’esempio dell’impegno di Don Battista CIMINO, fondatore di STELLA COMETA, è stato di recente documentato dalla trasmissione MEDIASET LE IENE che ha raccontato all’Italia intera del caso del  piccolo Victor MUUO, cinque anni appena compiuti, affetto da una malattia genetica, giunto dal KENYA in compagnia di sua madre FAITH e del missionario sangiovannese e che grazie ad una delicata operazione potrà finalmente camminare.

 

L’impegno dell’associazione STELLA COMETA nasce dalla missione nell’AFRICA martoriata dalla guerra del BURUNDI (1993-2005). Don Battista Cimino, prete missionario della Diocesi di COSENZA-BISIGNANO in quegli anni svolge qui il servizio pastorale dove conosce le popolazioni locali, i bisogni e i rischi in prima linea. Costretto a tornare in ITALIA perché vittima di un attacco di terroristi, a dicembre 2004 insieme a don Antonio ABRUZZINI, don Giacomo TUOTO e a un gruppo di amici, tra i quali Marco SOLIBERTO, oggiPresidente del sodalizio, ha voluto dare vita ad una organizzazione che potesse supportare e dare risposte ai più fragili: i popoli già affiancati in Africa ma allo stesso tempo anche gli immigrati e i cittadini indigenti nella città di COSENZA.

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