Di seguito l’intervento in Aula del presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini sulla doppia preferenza di genere:

“Con l’adozione di questo testo normativo la Calabria colma un ritardo in materia di promozione delle pari opportunità tra donne e uomini nell’accesso alle cariche elettive.
La Calabria è una delle quattro regioni italiane che non si erano adeguate alla legge 20 del 2016. Le altre sono il Piemonte, la Val d’Aosta e il Friuli Venezia Giulia.

Altre due regioni inadempienti – Liguria e Puglia – che sono andate al voto a settembre, si sono viste imporre dal Governo l’introduzione della preferenza di genere. Noi – che andremo al voto prevedibilmente a febbraio – non possiamo subire la stessa umiliazione di Liguria e Puglia, e intendiamo licenziare autonomamente questo testo che, nelle nostre intenzioni, dovrebbe favorire una maggiore presenza femminile in questa Aula.

Una considerazione importante: la normativa, da sola, non basterà ad alzare la percentuale di presenza femminile in Consiglio regionale. Sicuramente è uno strumento prezioso ed essenziale, ma deve esser accompagnato anche da un cambio di mentalità, un cambio culturale, da parte di tutti i partiti che devono valorizzare senza esitazione l’enorme potenzialità delle donne.

Noi cominciamo a fare la nostra parte. Sicuro di interpretare il sentimento di tutti i consiglieri, dedico questo testo alla memoria di Jole Santelli, la prima donna nella storia del regionalismo calabrese ad assumere la carica di Presidente. E ringrazio ovviamente, per la spinta che hanno dato al provvedimento, le colleghe Flora Sculco e Tilde Minasi, alle quali auguro di essere riconfermate nelle prossime elezioni, così come mi auguro che in questa Assemblea il numero delle elette sia molto più alto di quello attuale”.
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