L’Italia rischia di dover pagare milioni di euro di sanzioni all’Unione Europea a causa delle inadempienze nel settore della depurazione, centinaia di migliaia di euro che vanno in fumo per ogni giorno di ritardo nella realizzazione e nell’adeguamento delle reti fognarie e dei sistemi di collettamento, e nella messa a norma degli impianti di trattamento delle acque reflue. Molte delle criticità, che hanno portato alla condanna da parte della Corte di Giustizia, sono riferite alla Regione Calabria, che ancora registra diversi agglomerati non conformi.
Per questo il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro ha indirizzato una interrogazione al presidente del Consiglio e al ministro dell’Ambiente per chiedere, tra l’altro, quali siano gli agglomerati calabresi oggetto del contenzioso Europeo. L’on. Ferro ha inoltre ricordato che già un anno fa il governo ha nominato un commissario straordinario per garantire l’adeguamento alle sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione Europea nel minor tempo possibile, e che anche la Magistratura e la Polizia giudiziaria hanno accertato, nel corso degli ultimi anni, numerosi casi di gravi carenze infrastrutturali dei sistemi di collettamento, fognatura e depurazione delle acque reflue esistenti nel territorio calabrese.
L’on. Wanda Ferro ha chiesto quindi quali attività siano state svolte dai commissari straordinari nominati in Calabria nel 2014 e con quali risultati, e quali iniziative concrete abbia assunto, a distanza di un anno dalla sua nomina, il commissario straordinario del Governo per fronteggiare le criticità che interessano il territorio calabrese. Soprattutto il deputato di Fratelli d’Italia ha chiesto qual è il cronoprogramma degli interventi che interessano il territorio calabrese; di quali strutture tecniche ed amministrative si avvale il commissario straordinario per la progettazione e la realizzazione degli interventi di collettamento, fognatura e depurazione delle acque reflue; quali siano le risorse finanziarie destinate al superamento delle gravi carenze infrastrutturali esistenti nel territorio calabrese, anche non oggetto del contenzioso europeo”.
Infine Wanda Ferro, che già in campagna elettorale aveva denunciato gli annunci di finanziamento ad orologeria nel settore della depurazione da parte della Giunta regionale di centrosinistra, ha chiesto al governo di verificare “quali azioni reali abbia posto in essere la Regione Calabria per sopperire alla grave situazione ambientale generatasi per le carenze infrastrutturali esistenti nonché rispetto alla piena realizzazione del sistema di governance del Servizio Idrico Integrato”.