Nominare un commissario straordinario per l’accertamento della situazione finanziaria degli enti del Servizio sanitario regionale, nella persona del Comandante regionale della Calabria della Guardia di Finanza.
E’ quanto prevede uno degli emendamenti al disegno di legge di conversione del Decreto Calabria presentati dal deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, che ha partecipato alla discussione del testo in Commissione Affari Sociali.
La proposta consente di mettere un punto fermo sulla situazione debitoria della sanità calabrese. La modifica normativa prevede, in particolare, che i titolari di crediti certi, liquidi ed esigibili relativi a prestazioni rese nei confronti degli enti del Servizio sanitario regionale calabrese li trasmettano ai fini della ricognizione della massa debitoria degli enti; il commissario, avvalendosi del Corpo della Guardia di finanza e dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, verifica la validità dei titoli trasmessi e redige lo stato passivo dei debiti degli enti, da trasmettere al Parlamento e ai ministri competenti, unitamente ad una proposta di ristrutturazione dei debiti, che una volta approvata dai ministeri viene trasmessa al Tribunale che pronuncia un’ordinanza di esdebitazione degli Enti del servizio sanitario della Regione Calabria, con liberazione di essi dai debiti residui nei confronti dei creditori.
Centro Covid a Villa Bianca.
Un altro emendamento proposto da Wanda Ferro prevede la realizzazione di un centro Covid-19 nella struttura ospedaliera Villa Bianca di Catanzaro, nell’ottica del rafforzamento del Servizio Sanitario regionale in ambito ospedaliero. Il Dl 34/2020 prevede infatti che le Regioni, potenziando l’attività di ricovero in Terapia Intensiva e in aree di assistenza ad alta intensità di cure, devono garantire la risposta all’aumento significativo della domanda di assistenza per patologia correlata al virus SarsCoV-2, e devono fronteggiare eventuali accrescimenti improvvisi della curva pandemica.
Ulteriori proposte di modifica sono finalizzate ad accelerare la realizzazione dei progetti di edilizia sanitaria della Regione Calabria, a ad escludere Invitalia dalla realizzazione del Piano triennale straordinario di edilizia sanitaria e di adeguamento tecnologico della rete di emergenza, della rete ospedaliera e della rete territoriale.
Altri emendamenti.
Sono complessivamente 36 gli emendamenti presentati al Decreto Calabria dai deputati di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, Maria Teresa Bellucci e Marcello Gemmato. Alcuni prevedono la soppressione delle norme sul commissariamento, per i diversi profili di dubbia costituzionalità, tra cui quelle sulle funzioni del Commissario e sulla possibilità di nominare i commissari straordinari delle Aziende sanitarie e ospedaliere.
Un altro emendamento riduce da 24 mesi a 6 mesi la durata dell’efficacia del decreto, considerato che nei 18 mesi della vigenza del precedente Decreto Calabria il regime commissariale non ha prodotto alcun beneficio per i cittadini calabresi.
Un emendamento è finalizzato a mettere a disposizione del Commissario il personale del Ministero della salute, anziché il personale della Regione Calabria. Altre proposte puntano ad escludere la possibilità per il Governo di nominare il commissario senza la preventiva intesa della Regione Calabria, e ad escludere che si possano individuare soggetti non dotati di requisiti di competenza e professionalità. Un altro emendamento richiede espressamente che il nuovo Commissario non abbia avuto precedenti incarichi politici o incarichi gestionali in Regione. Altre proposte di modifica puntano ad evitare che il Commissario straordinario nominato per più enti benefici di una pluralità di retribuzioni, ad escludere il riconoscimento di compensi aggiuntivi, ad introdurre una forma di responsabilità per danno erariale conseguente alla mancata adozione degli atti aziendali.
Wanda Ferro propone inoltre di modificare la norma che dispone il differimento delle elezioni regionali.
Questione pregiudiziale.
Sul disegno di legge di conversione del Decreto Calabria, che approda in aula alla Camera martedì, Fratelli d’Italia ha posto la questione pregiudiziale – a firma Ferro, Lollobrigida, Bellucci e Gemmato – chiedendo di non procedere all’esame per i vari profili di incostituzionalità della norma e per l’evidente inopportunità di prorogare una gestione commissariale che ad oggi non ha prodotto risultati positivi per la sanità calabrese.