“Negli ultimi due anni il debito pubblico è cresciuto di oltre 67 miliardi di euro e si tratta, purtroppo, di denaro sprecato, non utilizzato per spese produttive ma per coprire inutili esborsi che non hanno contribuito a migliorare la ripresa economica. Alle finanze pubbliche si può e si deve attingere ma solo se le risorse statali sono sfruttate, a esempio, per gli investimenti in grandi opere pubbliche, fondamentali per migliorare le infrastrutture del Paese”.
Lo dichiara il vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci, commentando i dati della Banca d’Italia.