“Per il sindaco di Reggio Calabria Falcomatà, come per tutti, vale la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva. Anche se, è da dire, una condanna in primo grado per una vicenda grave non è solo un avviso di garanzia, ma è molto di più rilevante. Noi non pensiamo che gli avversari politici debbano essere colpiti utilizzando le vicende giudiziarie che appartengono al lavoro autonomo ed indipendente della magistratura. Noi crediamo nell’autonomia reciproca e nel leale rispetto reciproco tra politica e magistratura. Noi pensiamo che la legge Severino sia oltremodo ingiusta soprattutto nei confronti degli amministratori locali.
Ma lo pensiamo sempre, non solo come fanno quei rappresentanti politici ed istituzionali che intervengono e chiedono garanzie, tutele e riforme solo quando sono protagonisti soggetti che appartengono al proprio recinto politico. Ci sono stati casi in cui la Severino ha colpito amministratori in prima linea nel silenzio di chi doveva tutelare i sindaci in prima linea e nulla dicendo di fronte ai cori da stadio che ne chiedevano le dimissioni.
La democrazia è forte quando le regole valgono per tutti, la democrazia è debole quando gli apparati partitocratici occupano le istituzioni per favorire i propri adepti e colpire gli avversari politici. Per noi Falcomatà deve continuare a fare il Sindaco, magari cominciando a risolvere problemi cronici e drammatici come l’emergenza rifiuti, e non invece divenire l’agnello sacrificale. È innocente fino a sentenza definitiva, la Severino va cambiata, Reggio Calabria non può rimanere senza sindaco democraticamente eletto.“