In ogni dossier o report che viene pubblicato sullo stato dell’economia e del lavoro in Italia, il sud Italia, e la Calabria in particolare, fanno registrare sempre i trend peggiori, perché il tasso di occupazione si trova puntualmente sotto la media nazionale.
Secondo l’indice Bes, Benessere equo e sostenibile, che l’Istat calcola dal 2013, le province con meno lavoro in assoluto in Italia, per quanto riguarda la fascia di età tra 20 e 64 anni, sono tutte del Mezzogiorno. Agli ultimi posti della classifica, ci sono Crotone il cui il tasso di occupazione si attesta al 35% e Vibo Valentia, con il 40%.
Non possiamo abituarci a punteggi così bassi, perché tanto si sa che la Calabria è la regione più povera d’Italia. Occorre, piuttosto, lavorare seriamente per fare uscire questa terra dal burrone della mancanza di prospettive dove è sprofondata.
La Calabria, pur non avendo grandi industrie, ha il grande vantaggio di un paesaggio, che se curato e valorizzato a dovere può garantire una florida economia circolare della natura. Non solo, specialmente territori come Crotone e il Vibonese potrebbero vivere di turismo tutto l’anno con il loro ineguagliabile patrimonio artistico e culturale. Senza trascurare ovviamente industrie e attività produttive compatibili con l’ambiente. Noi abbiamo in programma molti investimenti per portare innovazione e tecnologia per creare un grande indotto per incentivare start up e tutte le iniziative imprenditoriali che vogliano intraprendere soprattutto i giovani calabresi.
Creeremo tanto lavoro reale, stabile e pulito, tenendo del tutto fuori ogni forma di corruzione, ‘ndrangheta e malaffare. Ci impegneremo velocemente per risalire le classifiche sia del diritto al lavoro sia dei rapporti Istat, per una regione Calabria che diventi presto centrale e attrattiva per il resto del Paese.
Lo afferma Luigi de Magistris, candidato presidente alla Regione Calabria.