Le anticipazioni sul Rapporto Svimez presentate nei giorni scorsi mettono in evidenza come il contributo alla crescita dato dall’industria del Sud nel post pandemia è stato meno rilevante rispetto al nord d’Italia. La ripresa e l’occupazione nel Mezzogiorno sono state trainate soprattutto  da costruzioni e servizi. Per il 2023/2025 l’invito di Svimez è quello di “rimettere in gioco l’industria del Sud”, ampliando ed integrando le filiere produttive strategiche a elevato contenuto di innovazione.

“La fotografia di Svimez è molto chiara. In questa nuova tornata di gestione dei fondi europei e di impegni straordinari con il PNRR, nei territori è necessario un forte lavoro di squadra per attrarre nuove imprese produttive e così frenare la persistente perdita di giovani laureati delle nostre Università proprio nelle discipline che più sono rilevanti per l’industria.”, il Presidente di Confindustria Crotone, Mario Spanò, così evidenzia l’obiettivo generale da perseguire per sostenere il superamento dei divari che al Sud e soprattutto in Calabria persistono.

La ZES è uno degli strumenti che può efficacemente dare una risposta alla necessità di ricostruire il tessuto produttivo dell’area del crotonese. Il porto e l’aeroporto continuano ad essere due nodi strategici  da valorizzare.  E’ necessario lavorare su un percorso strutturato e mirato di attrazione di nuovi investimenti, frutto di un impegno corale dei vari livelli istituzionali, delle Autorità e degli Enti competenti.

Serve allo stesso tempo uno sforzo importante per riqualificare in tempi contenuti le aree industriali e dotarle di servizi di base moderni ed efficienti. “Nei mesi scorsi abbiamo avuto una proficua interlocuzione con la Regione Calabria per monitorare gli effetti per le imprese del crotonese della crisi idrica legata allo svuotamento degli invasi silani. E’ indispensabile realizzare investimenti importanti per dotare la città e l’area industriale di una nuova condotta per approvvigionare di acqua in maniera efficiente famiglie e imprese” ha spiegato Spanò “Partiamo dalle criticità per individuare gli interventi necessari a superarle. A seguito di una nostra segnalazione e grazie alla collaborazione tra Corap e Comune di Crotone, è stata svolta nella scorsa primavera un’azione straordinaria di rimozione di rifiuti abbandonati. Molto deve ancora essere fatto: implementare la segnaletica nell’area industriale per garantire sicurezza nell’attraversamento delle strade consortili, nell’immissione sulla SS 106 e scongiurare la permanenza prolungata di camper sulle strade consortili ed il conseguente abbandono di rifiuti, implementare la manutenzione straordinaria degli impianti di illuminazione nelle strade consortili e, soprattutto, lungo il tratto della SS 106 che attraversa l’area industriale, procedere alla pulizia del verde pubblico.”, ha evidenziato Spanò.

 

Confindustria Crotone ha accolto molto positivamente la notizia data dal Commissario ZES Romano, in occasione di un recente incontro con il Prefetto di Crotone, di dare avvio alle procedure per utilizzare le risorse del Pon Legalità per la implementazione dei sistemi di videosorveglianza nelle aree industriali calabresi.

“Abbiamo dialogato molto proficuamente in questi mesi con il Commissario ZES, Giuseppe Romano. Come Unindustria Calabria abbiamo siglato un Protocollo che prevede l’istituzione presso le sedi territoriali  di  Infopoint dedicato a quanti vogliono investire in Calabria. Ci auguriamo che questo lavoro sinergico possa proseguire con ancora maggiore impegno”, ha sottolineato Spanò. “Dobbiamo tornare ad essere una terra accogliente per imprese e per  giovani”.

Rimane forte l’impegno contro ogni forma di devianza tesa ad inquinare l’economia sana. “Aderendo al Protocollo di Legalità e dopo la sottoscrizione con il Prefetto Ferraro del recente accordo di attuazione, abbiamo ulteriormente  ribadito l’importanza di stare dalla parte della legalità, delle regole e della trasparenza”, ha evidenziato Spanò. Il recente seminario, organizzato in collaborazione con la BCC Calabria Ulteriore e dedicato al temi dell’Antiriciclaggio, ha confermato  l’impegno di Confindustria Crotone a promuovere occasioni di confronto su temi delicati per i quali è necessario aumentare la conoscenza e la consapevolezza delle imprese.

Le infrastrutture sono l’investimento primario per guidare questo percorso di crescita. “Nell’evento le Reti del Mediterraneo, che abbiamo organizzato nel 2022, abbiamo voluto evidenziare l’importanza di mettere in rete e potenziare il sistema infrastrutturale della Calabria ionica. Porti, Aeroporto, Strade e Ferrovia: l’area del crotonese è interessata da investimenti importanti. Dialoghiamo con continuità con l’Autorità di sistema portuale e siamo convinti che si stia portando avanti un lavoro di rigenerazione e riorganizzazione importante . Ci auguriamo che la chiusura a breve del secondo bando per gli oneri di servizio dell’aeroporto di Crotone consenta di traguardare l’obiettivo di collegare l’alto ionio calabrese con Roma. C’è ancora molto lavoro da fare. Alcuni investimenti, come quello sulla SS 106, saranno completati nel lungo termine. E’ comunque fondamentale continuare a mantenere una fortissima attenzione sull’obiettivo di potenziare e collegare reti e nodi per ridurre le distanze tra la Calabria ionica e  il versante tirrenico calabrese, il Mediterraneo, l’Europa.”

 

Attrarre flussi turistici e ridurre in maniera consistente l’emigrazione sanitaria: “Deve essere ancora più sostenuto l’impegno a valorizzare il patrimonio storico e culturale del territorio in chiave turistica. Crotone ed il suo territorio hanno le carte giuste per aumentare la presenza turistica  a patto di investire consistentemente su una sempre maggiore qualificazione dei servizi per accogliere l’utenza turistica in tutti i mesi dell’anno. Di segno diverso è l’obiettivo di ridurre al minimo fisiologico l’emigrazione sanitaria. Lo ribadiamo ancora una volta. La sanità in Calabria può integrare l’offerta pubblica con quella privata in un sistema trasparente e vocato ad offrire servizi di qualità ai cittadini calabresi, che devono poter scegliere di curarsi nella loro regione”.

Il Presidente di Confindustria Crotone infine ritorna anche sul tema della bonifica del SIN.

Nel nostro territorio continua ad essere un elemento di forte preoccupazione la situazione di stallo sul fronte della bonifica del SIN. Continuiamo a richiamare l’attenzione di Regione, Provincia e Comune affinchè si possa superare l’attuale empasse. La bonifica non deve fermarsi. E’ urgente trovare soluzioni che consentano di definire il quadro degli interventi e la prosecuzione dei lavori secondo il cronoprogramma che ad inizio del 2020 era stato presentato da Eni Rewind in un evento organizzato da Confindustria Crotone.”

 

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