L’economia già fragile della provincia di Crotone è messa a dura prova dall’emergenza COVID, e, purtroppo non sempre le imprese, in special modo quelle di micro e piccole dimensioni, sono nelle condizioni di avvalersi del canale bancario per accedere alle misure di sostegno individuate dal Governo – è l’appello del Presidente della Camera di commercio di Crotone Alfio Pugliese – Diventa, pertanto, urgente ed indispensabile individuare delle strade alternative per sostenere i piccoli imprenditori. Bisogna trovare il modo per utilizzare a tale scopo i beni confiscati alle mafie e i fondi antiusura”.
“Purtroppo, nel momento attuale, l’alternativa per molti piccoli imprenditori è tra la scelta di chiudere o di rivolgersi a canali illeciti di finanziamento. La prima soluzione metterebbe in ginocchio il già fragile sistema socioeconomico della provincia di Crotone. La seconda prospettiva, come ha evidenziato più volte il Procuratore Gratteri, non farebbe altro che rafforzare la presenza dell’anti-Stato sul territorio.
Le mafie, sappiamo, offrono aiuto al solo fine di riciclare danaro sporco e conquistare col tempo il predominio sulle proprie vittime, accaparrandosi le imprese ed il governo dell’economia locale
“Chi decide di avviare un’impresa nel Sud lo fa nella consapevolezza di dover fronteggiare delle condizioni di partenza diverse. Eppure molti imprenditori seri hanno continuato a fare impresa nonostante il deficit infrastrutturale e la concorrenza sleale di chi opera con capitali provenienti da attività illecite – prosegue Pugliese – E’ arrivato il momento di aiutare gli imprenditori seri a continuare a fare impresa evitando che subentrino in campo gli usurai. Lo Stato deve essere al fianco degli imprenditori usando le risorse che provengono dall’attività della criminalità organizzata: impiegare il denaro sporco per rimetterlo in circolo nell’economia sana a vantaggio delle tante imprese che nel tempo hanno dimostrato di agire nella correttezza e che ora sono in ginocchio per l’emergenza covid. Si tratta di beni mobili e immobili confiscati ma anche dei fondi a disposizione delle Prefetture per la prevenzione dell’usura. Si tratta di risorse che per la maggior parte sono state confiscate al Sud e che devono essere destinate alle aziende di tali territori”.
“Auspichiamo che tale ennesimo appello non rimanga inascoltato – conclude Pugliese – e ci rendiamo sin da subito disponibili a collaborare con il Governo, con la Regione e con le istituzioni locali per poter individuare delle soluzioni percorribili anche da chi al momento, per una serie di vincoli, non può accedere ai canali bancari”.