Un ruolo non solo di sostegno alla crescita ed allo sviluppo economico delle nostre imprese ma anche una profonda attenzione al nostro tessuto sociale per contribuire fattivamente al sostegno del contesto in cui viviamo. Con questa premessa, da sempre il Gruppo dei Giovani Imprenditori di Vibo Valentia manifesta la propria vocazione solidale e di vicinanza al territorio e alla comunità in cui opera.
I Giovani Imprenditori lo hanno fatto anche questa volta, in questo momento di emergenza sanitaria ed economica che tutto il Paese sta dolorosamente vivendo, donando mille mascherine della tipologia FFP2 alla Prefettura di Vibo Valentia che, in sinergia con la Protezione Civile, le destinerà alle realtà socio sanitarie che operano nel nostro territorio con una particolare attenzione alle strutture sanitarie per anziani.
Il Presidente del Comitato Giovani Imprenditori di Vibo Valentia, Fortunato Rizzo insieme al Presidente di Confindustria Vibo Valentia, Rocco Colacchio, cha ha sostenuto con entusiasmo l’iniziativa dei Giovani colleghi, hanno personalmente consegnare i Dispositivi di Protezione (DPI) al Prefetto, Dr. Francesco Zito
Il massimo rappresentante dell’UTG, alla presenza del Vicario Eugenio Pitaro ha ringraziato gli imprenditori vibonesi per il nobile gesto che andrà a sostenere in particolare le attività degli operatori sanitari impegnati costantemente in prima fila nella tutela della salute dei cittadini, garantendo grazie alla elevata qualità dei dispositivi donati (Mascherine FFP2) una protezione fondamentale per se stessi e per gli ospiti delle RSA della provincia di Vibo Valentia, strutture in questi giorni profondamente provate dal dilagare dell’invisibile virus.
Il presidente Rizzo nel ringraziare tutti i Giovani colleghi imprenditori ed il Consiglio Direttivo di Confindustria per avere reso possibile la donazione grazie all’immediata condivisione dell’importante iniziativa, ha espresso altresì grande apprezzamento per il lavoro che la Prefettura metterà in campo, raggiungendo con il supporto della struttura della Protezione Civile Territoriale, le aree meno centrali della Provincia e le fasce deboli della popolazione.