La Calabria è la terza regione con persone bisognose che necessitano di aiuto per mangiare sono infatti 283mila, l’11% del totale che in Italia è di 2,7 milioni.
E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla emergenza alimentare in Italia dopo le misure varate dal Governo, per gli indigenti sulla base dei dati della Relazione annuale Fead (Fondo di aiuti europei agli indigenti) del giugno 2019. In Calabria – come sottolinea la Coldiretti Regionale– la situazione rischia di aggravarsi e le dichiarazioni del Procuratore della Repubblica di Catanzaro dott. Nicola Gratteri non lasciano presagire nulla di buono. Aumenta il numero dei delle persone – sottolinea la Coldiretti – che sono costrette a chiedere aiuto per il cibo con la distribuzione di pacchi alimentari o nelle mense. Ad essere in difficoltà – sottolinea la Coldiretti – sono i senza fissa dimora, i disoccupati e coloro che hanno perso il lavoro anche occasionale, anziani sopra i 65 anni e bambini di età inferiore ai 15 anni che ricevono aiuti alimentari distribuiti con i fondi Fead attraverso dall’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea) grazie ad associazioni in particolare come Fondazione Banco Alimentare, Caritas Italiana, Comunità di S. Egidio, Croce Rossa Italiana e le numerose parrocchie che con le mense dei poveri e aiuti diretti in Calabria hanno attivato una vera e propria catena di solidarietà sia economica che spirituale.
Chiediamo ai Comuni di destinare all’acquisto di prodotti alimentari Made in Italy e locali le nuove risorse rese disponibili per buoni spesa, buoni pasto o generi di prima necessità”- afferma il Presidente di Coldiretti Calabria Franco Aceto – poiché è importante sostenere l’economia agricola e lavoro che in molti settori si trova in grande difficoltà con il blocco delle esportazioni e la chiusura di bar ristoranti e mense.