L’assessore all’agricoltura della Regione Calabria Gianluca Gallo, il vicepresidente della Copagri Giovanni Bernardini e il presidente della Copagri Calabria Francesco Macrì hanno tenuto oggi a battesimo, alla presenza di numerosi produttori agricoli del territorio e di rappresentanti delle istituzioni locali, il commissario dell’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese-ARSAC Fulvia Michela Caligiuri e il presidente della Camera di Commercio di Cosenza Klaus Algieri, la nuova sede della Copagri Cosenza, situata in piazza Giuseppe Impastato 6.
“Questa nuova sede è un ulteriore passo avanti verso l’obiettivo di costruire una struttura capillare presente sull’intero territorio regionale, così da cogliere e rappresentare al meglio le numerose e complesse esigenze della meravigliosa zona che va dalla fascia tirrenica alla Piana di Sibari”, ha affermato Bernardini, ad avviso del quale “l’essere radicati sul territorio è un requisito fondamentale per far consolidare il peso politico di una rappresentanza che nella Provincia ha fatto registrare una crescita importante”.
“Con l’odierna inaugurazione – ha detto Macrì – prosegue il percorso di crescita della Copagri Calabria e soprattutto si allarga e si rafforza la nostra presenza sul territorio della Regione e della provincia di Cosenza, anche grazie al grande lavoro del giovane presidente provinciale Attilio Morittu; proprio la capillarità è una condizione fondamentale per assicurare servizi sempre più completi alle aziende agricole, legata a doppio filo a una diffusione sempre più articolata nelle diverse province”.
L’inaugurazione della nuova sede è stata l’occasione per il presidente della Copagri Cosenza Attilio Morittu per tracciare un bilancio dei numerosi risultati ottenuti negli ultimi mesi e soprattutto per delineare le priorità e le prossime sfide al centro del suo mandato. “Tra le numerose problematiche sulle quali continueremo a lavorare – ha spiegato – c’è sicuramente quella della bassa redditività che penalizza la possibilità di investimento delle aziende; a nostro avviso, una delle possibili risposte per invertire questo drammatico trend sta nella promozione dell’aggregazione e delle filiere, condizione fondamentale per avere maggiore peso contrattuale e potere commerciale. Altrettanto fondamentale, inoltre, sarà tenere alta l’attenzione sulla questione dei danni causati alle coltivazioni dalla fauna selvatica, e in particolare dagli ungulati, che vanno a erodere ulteriormente la redditività delle aziende”, ha aggiunto Morittu.