Confindustria Reggio Calabria e Unido (United Nations Industrial Development Organization) proseguono il comune percorso sul fronte della cooperazione industriale tra imprese del territorio e Paesi in via di sviluppo.
Una sinergia quella fra l’associazione di via del Torrione e l’agenzia specializzata delle Nazioni Unite, che ha preso il via lo scorso anno e sta già producendo primi significativi risultati.
Le nuove opportunità di sviluppo e investimento presenti in Uzbekistan, Senegal, Mauritania, Costa d’Avorio, Guinea e Bahrein sono state il focus della riunione operativa ospitata nella sede di Confindustria Reggio Calabria alla presenza del presidente, Giuseppe Nucera, del direttore Francesca Cozzupoli, della referente sportello Internazionalizzazione Mariella Costantino e del responsabile Investment promotion Expert Unido Francesco Pallocca.
Presenti, inoltre, rappresentanti di imprese reggine dei settori agroindustria, servizi alle imprese, industria conciaria, pesca e catena del freddo.
Siamo orgogliosi del percorso intrapreso al fianco dell’Unido – ha detto Nucera – perché ci consente di ampliare gli orizzonti delle nostre imprese, offrendo loro opportunità e strumenti operativi in grado di attrarre investimenti e competere nei mercati internazionali. Pensiamo solo alla crescita enorme del comparto agroalimentare che negli ultimi anni nelle esportazioni ha fatto registrare un +12,9% su scala regionale. La risposta delle imprese coinvolte in questo progetto è estremamente confortante, in termini di preparazione, disponibilità e competenza
“Abbiamo ormai avviato un filo diretto – ha spiegato Costantino – con l’Unido perché crediamo fortemente che l’internazionalizzazione sia una via irrinunciabile per il tessuto produttivo locale. Le sfide della competitività e dell’innovazione impongono una spiccata capacità di operare nei diversi contesti globali e le nostre imprese hanno tutte le carte in regola per affermarsi positivamente nei mercati di riferimento. Basti pensare a comparti quali l’agroalimentare, il food e il turismo nei quali il nostro territorio esprime delle autentiche eccellenze. Con l’Unido andremo avanti in questa direzione, promuovendo altri momenti di confronto operativo per gli asset più strategici dell’economia locale”.
Per il comparto pesca, come spiegato da Pallocca, esistono importanti opportunità in particolare nei Paesi dell’Africa occidentale dove c’è una forte richiesta di formazione non solo per i pescatori ma per tutti gli operatori della filiera. In quell’area del continente africano, inoltre, si sta lavorando per superare le barriere legate alle certificazioni e agevolare l’accesso ai mercati europei.
In questo contesto – ha evidenziato l’esponente Unido – si rivela decisiva la creazione di partenariati con aziende locali e l’organizzazione di incontri con realtà produttive africane che la nostra agenzia è in grado di favorire
In Asia centrale, in particolare in Uzbekistan, si registra inoltre un significativo interesse per il food, l’agrotech e il turismo anche in ragione degli investimenti in atto da alcuni anni, ormai, da parte delle economie asiatiche sulla nuova “via della seta”.
L’osservatorio Unido, inoltre, segnala un’attenzione del settore alberghiero in Bahrein mentre in Etiopia nei grandi parchi e infrastrutture della trasformazione del comparto food, ci sono opportunità nell’attività di sviluppo e implementazione delle catene agroindustriali. Altri contesti su cui l’Unido è attivo in questo momento riguardano l’ambiente e le energie rinnovabili in modo specifico in Marocco, Libano e Tunisia.