Il Check-Up Mezzogiorno 2023 conferma alcuni segnali positivi e una generale tenuta delle imprese del Sud rispetto a quanto emerso nell’edizione 2022. Permangono però complessità e divari strutturali che in particolare la Calabria deve gestire e superare per cogliere tutte le opportunità di sviluppo.
Partendo dai dati contenuti nell’ultima edizione dell’analisi congiunturale realizzata annualmente da Confindustria e da SRM, si è sviluppato l’incontro svoltosi nei giorni scorsi presso la sede di Confindustria Crotone, alla presenza dell’onorevole Denis Nesci, parlamentare europeo.
“Per il Centro Studi di Confindustria sono almeno tre i grandi fattori di sviluppo su cui il Mezzogiorno deve crescere, le cosiddette “3C”: Competenze, dalla formazione all’innovazione, Connettività, attraverso adeguate infrastrutture di connessione stradale, ferroviaria, portuale ed aerea ma anche e soprattutto digitale e tecnologica, Competitività delle imprese, anzitutto in termini di densità e intensità imprenditoriale”, ha evidenziato Mario Spanò, Presidente di Confindustria Crotone. “Molte opportunità di crescita arrivano proprio dall’Europa. Le imprese ed i territori devono potenziare la loro capacità di intercettare opportunità e risorse programmate da Bruxelles. La presenza oggi dell’on. Nesci conferma la nostra attenzione su questi temi e la necessità di costruire con la futura deputazione europea rapporti stabili ed utili a stimolare lo sviluppo di competenze, la crescita e la resilienza delle imprese”.
L’on. Denis Nesci ha evidenziato il ruolo svolto dall’Unione Europea per accompagnare i territori del Sud del Paese nel superamento del gap di sviluppo. “E’ necessario definire un’agenda di lavoro con obiettivi chiari e concreti. E’ importante continuare a rafforzare nei territori la consapevolezza delle opportunità che l’Unione europea mette a disposizione degli Stati membri e soprattutto delle aree in ritardo di sviluppo. Infrastrutture e connettività, transizione digitale ed ecologica sono obiettivi prioritari per far crescere il Sud del Paese. Il Mezzogiorno ha tutte le potenzialità per svolgere un ruolo da protagonista, nel Mediterraneo anche in funzione dell’attuazione del Piano Mattei”.