“E’ stato un incontro utile per confrontarsi su alcune criticità del territorio ma anche per discutere di opportunità. Da febbraio abbiamo avviato una serie di incontri istituzionali che proseguiranno nelle prossime settimane con l’obiettivo di condividere le priorità per la crescita e lo sviluppo del territorio. Agli incontri istituzionali seguiranno tavoli operativi per affrontare specifiche problematiche o per strutturare programmi comuni di lavoro” così Mario Spanò ha commentato la seduta di Direttivo aperto che si è svolta nei giorni scorsi.
Area Industriale ed Infrastrutture, Distretto del Cibo, Transizione energetica e opportunità del PNRR, PSC e strumenti regolatori della città: tra problemi ancora irrisolti e nuove opportunità nel corso dell’incontro con gli Assessori del Comune di Crotone sono state messe sul tavolo di discussione questioni che incidono fortemente sulla qualità e l’efficienza del fare impresa sul nostro territorio.
Natale Filiberto, Assessore alle Attività produttive, ha evidenziato il quotidiano impegno della Giunta a trovare soluzioni ed a dare risposte alle richieste ed alle aspettative di cittadini ed imprese. La sfida della transizione energetica e la valorizzazione degli asset del territorio, agrifood e turismo, sono state evidenziate dall’Assessore Bruni, insieme alla partecipazione del Comune di Crotone alla manifestazione di interesse della Regione per segnalare siti dismessi candidabili ad ospitare investimenti su idrogeno verde. PNRR e Piano strutturale comunale sono stati rappresentati come percorsi di lavoro prioritari dall’Assessore Bossi.
“Dopo la pandemia, la guerra in Ucraina di questo ultimo mese ha generato una nuova catastrofe umanitaria e forti ripercussioni sull’economia europea colpita dall’aumento dei prezzi di materie prime, energia e carburanti. Ancor di più è quindi necessario fare squadra, superare la visione “localistica” dello sviluppo ed interloquire efficacemente con Regione e Governo per innescare un vero cambiamento che rafforzi la resilienza delle imprese ” così ha concluso Mario Spanò.