Sottoscritto nei giorni scorsi l’accordo di collaborazione tra Confartigianato Imprese Calabria e Unicredit per avviare un programma di sostegno al credito alle microimprese.
Per Unicredit erano presenti il General manager Antonio Riccio e i due Area manager Calabria, Giuseppe Verde e Riccardo Broggi, accolti nella sede regionale di Confartigianato dal Presidente, Roberto Matragrano, e dal Segretario regionale, Silvano Barbalace. Confartigianato Imprese Calabria, selezionata da UniCredit come partner del più ampio programma denominato “Social Impact Banking”, prima Organizzazione dell’artigianato, affiancherà le microimprese, anche start-up, valutando le caratteristiche del progetto, supportandole nella definizione della strategia di sviluppo e valutando la sostenibilità economico/finanziaria. In caso di valutazione positiva, sarà predisposta una relazione propedeutica all’apertura della pratica con la Banca.
Il finanziamento massimo concedibile è pari a 25.000 euro, garantiti sino all’80% dal Fondo di Garanzia per le PMI, finalizzati all’acquisto di beni e servizi, al pagamento di retribuzioni ai dipendenti, al sostegno dei costi per corsi di formazione.
L’obiettivo è quello di accompagnare e sostenere le imprese nello sviluppare i loro progetti imprenditoriali, con una particolare attenzione a quelle categorie con difficoltà di accesso al credito ma che risultano meritevoli secondo diversi parametri che vanno dalla innovazione alla generazione di opportunità di nuova occupazione.
“Con questo accordo – afferma il presidente di Confartigianato Imprese Calabria , Roberto Matragrano – vogliamo sostenere e facilitare le imprese nell’accesso al credito con particolare attenzione per quelle categorie più deboli. La collaborazione avviata oggi con Unicredit amplia la gamma dei servizi che la nostra Organizzazione offre alle piccole e medie imprese sul fronte del credito. In un momento storico come quello attuale in cui si assiste ad una costante contrazione dei finanziamenti alle microimprese, l’accordo con Unicredit vuole invertire questa tendenza.”
Si tratta di un’opportunità anche per incentivare la cultura d’impresa che nei nostri territori, anche a seguito della crisi, si e’ affievolita