Siamo soddisfatti per la presa d’atto, da parte del governo, dell’obbrobrio giuridico contenuto all’interno del Decreto Semplificazioni, che esclude centinaia di ragazzi di età superiore a 26 anni dal concorso per allievi della Polizia di Stato del 2017, del quale sono già state effettuate le prime prove ed è stata stilata una prima graduatoria”.
E’ quanto afferma il vice capogruppo alla , che spiega: “All’atto della pubblicazione del bando erano stati infatti stabiliti dei requisiti che gli aspiranti allievi agenti avrebbero dovuto possedere alla data di scadenza della domanda di partecipazione al concorso, come l’età massima di 30 anni e diploma di licenza media inferiore: con un colpo d’ascia il governo ha deciso che tra i soggetti risultati idonei alla prova d’esame potranno essere assunti solo quelli che alla data del 1° gennaio 2019 hanno massimo 26 anni e il diploma di istruzione secondaria di secondo grado! Una discriminazione gravissima nei confronti di tanti giovani che sono già risultati idonei alle prove”.
“Come Fratelli d’Italia – prosegue Wanda Ferro – avevamo tentato di correggere, attraverso un apposito emendamento, questo assurdo cambiamento delle regole in corsa, che presenta tra l’altro evidenti profili di illegittimità costituzionale, ma il governo ha deciso di blindare il testo con la questione di fiducia. Abbiamo quindi presentato un ordine del giorno alla Camera, finalmente accolto dal governo, per evitare forme di discriminazione nei confronti degli idonei non vincitori al concorso di allievo agenti di Polizia. Vigileremo affinché il governo mantenga gli impegni assunti e interverremo anche altre su eventuali situazioni analoghe”.