E’ eticamente da biasimare l’attuale situazione che vede tantissimi agricoltori che, per sapere lo stato dell’arte della domanda del PSR Calabria contenente anomalie, devono recarsi quasi quotidianamente al Dipartimento Agricoltura e in Arcea, dove vengono rimpallati da una parte all’altra, molto spesso con risposte evasive del tipo “ha ragione ma non possiamo pagare perché il sistema non riesce a riscontrare i capi richiesti a premi”, oppure “non riusciamo a pagare perché il sistema non riconosce ammissibili le superfici dichiarate, o ancora “ha sbagliato il tuo CAA senza spiegare dove e perché”.
Questa – scrive Coldiretti in una lettera alla Regione – è una fotografia in tempo reale che negli ultimi tempi ha probabilmente raggiunto il suo picco e a cui occorre un immediato rimedio. Sono ormai oltre tre anni (troppo tempo) – lamenta Coldiretti – che insistiamo sulla necessità per le aziende agricole, quelle peraltro che fanno investimenti, di avere sia celerità nei pagamenti che le informazioni giuste per risolvere le anomalie che vengono generate dai controlli automatizzati sulle domande del PSR. Tale situazione impedisce, a volte il pagamento totale e spesso sono causa di pagamenti parziali che rimangono sospesi “sine die” e senza alcuna certezza. Per maggiore chiarezza – sottolinea – la fattispecie riguarda i mancati pagamenti dei premi del PSR relativi alle ultime tre annualità (2015-2017) a cui si aggiungerà a breve, il 2018 con l’avvio (dal 15 Ottobre) dei pagamenti degli anticipi già autorizzati dalla Commissione UE. Pur considerandolo, forzatamente, un fenomeno fisiologico a causa dei diversi incroci informatici che generano per l’appunto anomalie, – evidenzia – riscontriamo che la metodologia e l’iter utilizzati per l’esecuzione dei controlli automatizzati, non sia corretto ed efficiente.
“E’ inverosimile – chiarisce Molinaro – che una domanda istruita e ammessa con provvedimenti amministrativi, non possa essere liquidata per effetto di decine e decine di indicatori di controllo, cosiddetti “ICO” previsti dalla Regione, che generano l’effetto contrario, ovvero bloccano anziché consentire i pagamenti. Perché – insiste – non si corregge ciò che è risultato sbagliato? A tal proposito – chiarisce – nei Regolamenti UE, la Commissione Europea, prescrive che ciò che non può essere controllato non deve essere previsto proprio per non generare irregolarità e contenziosi sui pagamenti”. I pagamenti dei premi e la risoluzione delle anomalie sono il fulcro della gestione del PSR e quindi, va da se che l’agricoltore, nel modo più rapido possibile e senza sottoporlo ad eccessivi disagi (cosa che ribadiamo accade) abbia liquidata la sua domanda. La semplificazione amministrativa, sburocratizzazione e digitalizzazione – per Coldiretti – non può essere più una affermazione ma, se applicate con un preciso quadro di riferimento, non in ultimo, il recente decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 74 (comma 5, art.6), genera effetti positivi in termini di efficienza e miglioramento della qualità dei servizi resi dalla Pubblica Amministrazione. A tal proposito, propone la necessità di garantire la piena applicazione della convenzione stipulata con il CAA riguardo impegni ed obblighi reciproci nell’esercizio delle attività delegate.