Con il riconoscimento da parte della Commissione Europea al Pecorino del Monte Poro della DOP (Denominazione di Origine Protetta) salgono a 13 le DOP calabresi, con 6 IGP (Indicazioni Geografiche Protette) e 267 specialità tradizionali garantite. Questo ulteriore riconoscimento – commenta Coldiretti Calabria – è un altro buon motivo per puntare sempre di più ad investire nel cibo e nella terra nella nostra regione.
Dobbiamo continuare a dare sempre maggiore valorizzazione alle nostre produzioni che derivano dal duro e competente lavoro degli imprenditori agricoli e allevatori che nel rispetto di regole e procedure, preservano la tradizione proponendo prodotti di eccellenza, e che in un’ottica di filiera, ma anche per il turismo, aprono nuovi mercati, danno ai produttori il giusto riconoscimento economico troppo spesso mortificato dalle produzioni a basso prezzo con un’offerta che coniuga distintività e legame territoriale, gusto e genuinità. “La nuova Dop garantirà – commenta Franco Aceto Presidente di Coldiretti Calabria -, attraverso la riconoscibilità, la valorizzazione del prodotto e una maggiore redditività al comparto ovino del comprensorio del Monte Poro che ha indubbie qualità e specificità sia dal punto di vista culturale che ambientale”.
La zona di allevamento degli ovini nonché di produzione e stagionatura del «Pecorino del Monte Poro» è rappresentata esclusivamente dal territorio dei seguenti comuni della provincia di Vibo Valentia, tutti appartenenti al comprensorio del Monte Poro: Joppolo, Spilinga, Zungri, Rombiolo, Nicotera, Limbadi, Zaccanopoli, Drapia, Filandari, Briatico, Ricadi, Maierato, Mileto, San Calogero, Parghelia, Pizzo Calabro, Stefanaconi, Filogaso, Tropea, San Costantino Calabro, San Gregorio d’Ippona, Sant’Onofrio, Vibo Valentia, Zambrone, Cessaniti, Ionadi e Francica.