Le abbiamo provate tutte: suggerimenti tecnici e di programmazione, diplomazia, richiamo alle responsabilità degli interlocutori (Regione e A2A in particolare) ma – dichiara Franco Aceto Presidente di Coldiretti Calabria – nonostante gl’interventi e le assicurazioni, anche del Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio, la situazione riguardo la fornitura idrica per l’irrigazione da parte di A2A al Consorzio di Bonifica di Crotone sta per esplodere.
Coldiretti e Consorzio di Bonifica di Crotone chiedono un immediato tavolo di crisi alla Regione altrimenti guideremo la mobilitazione. Senza immediate soluzioni, ci saranno gravi danni alle colture agricole piantumate che già oggi, solo di spese di investimento iniziale da parte degli agricoltori ammontano a 12milioni di €uro.
Davanti ad una situazione del genere davvero preoccupante – continua determinato Aceto – dove si può perdere l’intero raccolto e arrivare anche a 30milioni di €, politica e soprattutto burocrazia regionale, quest’ultima deputata affinché situazioni del genere non si verifichino, non possono scrollare le spalle con rassicurazioni generiche.
La realtà è che non c’è programmazione si vive alla giornata nonostante il Consorzio in questi anni e anche negli ultimi mesi, ha raccolto dati, elaborato progetti e fornito con precisione schemi e soluzioni possibili alla Regione Calabria per permettere di intervenire in via preventiva; invece fino ad ora è prevalsa l’irragionevolezza.
E’ evidente – conclude Aceto – che non ci accontenteremo di palliativi questo è un problema tosto ma ci sono tutti gli spazi per una risoluzione rapida ed efficace. Partire con la richiesta di sussidi e/o solo incentivi di sorta, non può essere l’inizio della strada che si può e si deve percorrere”.
Per quanto riguarda i rapporti – ricorda Coldiretti – la convenzione fra tra Cassa del Mezzogiorno ed Enel che riguardava i rilasci ai Consorzi per l’utilizzo in agricoltura è stata concepita e sottoscritta 50 anni mentre la concessione che regola la gestione dei laghi silani tra Regione ( proprietaria dei bacini idrici) e la società gestrice (oggi A2A) è stata sottoscritta nel 1999. Entrambe – annota Coldiretti – sono tangibilmente sfavorevoli per cittadini e agricoltori calabresi.