Manca l’acqua per l’irrigazione dei finocchi e giustamente – afferma perentorio Franco Aceto presidente di Coldiretti Calabria – gli agricoltori del comprensorio di Isola Capo Rizzuto sono pronti ad insorgere e Coldiretti ne condivide tutte le motivazioni. Il Consorzio di Bonifica Ionio Crotonese sempre attento alle esigenze degli agricoltori e con un monitoraggio continuo– spiega Aceto – ha richiesto alla Regione Calabria (Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari e Funzioni Territoriali Lavori Pubblici) nonchè alla società A2A che al fine di consentire l’irrigazione dei terreni per il completamento della coltura del finocchio, è necessario che da lunedì 27 gennaio p.v. si possa avere un turno di irrigazione di soccorso di sette giorni con una portata di 1,7 mc/s per un volume complessivo stimato in circa 1,03 milioni di metri cubi complessivi. Il Consorzio di Bonifica nella lettera – prosegue – chiarisce che i volumi richiesti saranno utilizzati per l’irrigazione dei lotti sottesi alla linea diretta mentre i lotti sottesi al Lago Sant’Anna saranno irrigati con i volumi di acqua invasati e – aggiunge – gestiti con scrupolo e accortezza dal Consorzio, che ammontano a circa 6,8 milioni di metri cubi. Davanti a questa documentata situazione la Regione, attraverso un dirigente, fa spallucce! Insomma si prende tutta la responsabilità di far perdere agli agricoltori tutta la produzione!
Prima sottolineatura: la politica ancora una volta completamente assente eppure le Istituzioni, fino all’ultimo secondo devono esercitare il proprio compito. Seconda sottolineatura: è una “furbata” concordata tra Regione e A2A quella di eludere una domanda legittima del territorio , senza affrontare in modo corretto e trasparente una importante scelta che inevitabilmente incide sull’economia del territorio e anche sull’ordine pubblico?
Siamo stanchi di vedere ormai lo stesso film perché – tuona Aceto- le argomentazioni, sempre documentate, sia del Consorzio che della Coldiretti per il necessario miglioramento (e non dello stravolgimento) dell’attuale sistema, ormai datato per le mutate esigenze dell’agricoltura, sono sempre state puntuali e propositive; quello che è mancato e continua a mancare sono le evidenze della politica, che si è cimentata sempre in un esercizio teorico, sottraendosi impostare un nuovo modello di gestione dell’acqua nel crotonese. Non permetteremo – ribadisce il Presidente di Coldiretti – che vengano messe a rischio le colture agricole, in particolare il finocchio che è nella fase decisiva ed ha visto investimenti economici considerevoli da parte degli agricoltori e per questo, non facendo sconti a nessuno, insieme al Consorzio di Bonifica siamo pronti alla mobilitazione.