Aumentano le imprese associate alla CNA Cosenza che raggiunge un +78 % rispetto al 2018. Si tratta della prima CNA d’Italia quanto a crescita percentuale. A Cosenza la Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa – guidata dal presidente Francesco Rosa – registra numeri importanti che si avvicinano e, in molti casi, superano quelli di grandi città da Sud a Nord. Per numero complessivo di imprese associate rientra tra le prime venti di tutto il Paese e la prima in assoluto in Calabria.
“I dati sono inequivocabili ma non sono il nostro punto di riferimento principale. Dietro questi risultati vive l’impegno costante del direttore Giulio Valente e della nostra squadra, la volontà di fare bene e il desiderio costante di migliorare. Sono elementi essenziali di questo piccolo record di cui andiamo particolarmente fieri”.
Sono parole espresse dal presidente della CNA Cosenza e membro della direzione nazionale della Confederazione, Francesco Rosa.
“Non è un buon momento – continua Francesco Rosa – per l’economia nel suo complesso, ma noi dobbiamo fare di tutto affinché le imprese abbiano una buona rappresentanza, servizi puntuali e veloci, assistenza, promozione, accesso al credito, comunicazione, formazione”.
E’ quanto sostiene il presidente della CNA Cosenza, Francesco Rosa.
“E poi non deve mai mancare – continua Francesco Rosa – la capacità di interlocuzione istituzionale che ogni ente intermedio deve avere nel suo Dna. La parola che ci muove è sempre: insieme. Il nostro obiettivo è progettare il futuro della nostra confederazione sul territorio partendo da elementi identitari, tipici del comparto dell’artigianato, che dialogano con innovazione e digitale”.
“La nostra comunicazione – sostiene il presidente della CNA Cosenza – ha la scopo primario di raccontare ai giovani quanto sia importante credere negli antichi mestieri e saperi. Fattori in grado di generare ricchezza e cultura. Mi piace sempre fare l’esempio di chi costruisce strumenti musicali. A monte del processo produttivo vive una dimensione comunitaria, spesso antropologica, tipica delle diversità caratterizzanti della Calabria. Puntare sulle differenze e specificità dei territori individua la strada giusta verso uno sviluppo possibile nel dialogo costante tra artigianato, turismo, bellezza”.