Ci sarà anche il Commissario per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso e dei reati intenzionali violenti, all’incontro/evento dal titolo “La memoria è impegno” che si terrà a Cittanova, lunedì prossimo, 21 maggio, ore 17:30, al Polo della Legalità. Il prefetto Vincenzo Panico, da due anni alla guida del Comitato istituito presso il Ministero dell’Interno, ha accolto con entusiasmo l’invito a partecipare: “Ho tentato da subito un nuovo approccio, cercando di andare oltre il mero riconoscimento dei benefici economici alle vittime innocenti e ai loro familiari. Il nostro obiettivo è quello di valorizzare al massimo le storie delle vittime e i racconti dei familiari, di fare memoria, di fare tesoro delle testimonianze di coraggio che devono essere i nostri fari e i nostri punti di riferimento: ecco perché sono contentissimo di poter abbracciare i familiari delle nove vittime per le quali ci troveremo lunedì a Cittanova”.
“La memoria è vita”, scriveva Saul Bellow. La vita di Antonio Bertuccio, Giacomo Catalano, Michele Germanò, Giuseppe Giovinazzo, Francesco Longo, Giovanni Mileto, Michele Piromalli, Luigi Timpano e Giovanni Ventra, le nove vittime innocenti che saranno ricordate dal referente di Libera per la Calabria, don Ennio Stamile, e da tre importanti magistrati: Luciano Gerardis, presidente della Corte d’Appello di Reggio Calabria, Gaetano Paci, attuale Procuratore facente funzioni di Reggio Calabria, Ottavio Sferlazza, Procuratore di Palmi.
Due saranno i momenti in cui sarà diviso l’evento: il dibattito con i cinque ospiti della rassegna “Book To Play”, organizzata dall’associazione Incroci, che sarà introdotto dal Sindaco Francesco Cosentino e moderato dai giornalisti Paola Bottero e Alessandro Russo e, l’intitolazione del Polo alle nove vittime innocenti di ‘ndrangheta alla presenza dei familiari. Per costruire l’inizio di un percorso quotidiano essenziale, come sarà spiegato da Luciano Gerardis: “Dobbiamo chiederci come operare in concreto, per non tradire la memoria e non ridurla a un mero esercizio formale”.
“In un momento in cui l’antimafia di facciata perde sempre più la propria maschera, fare memoria delle vittime autentiche costituisce l’unico orizzonte lungo il quale intraprendere, accanto alla lotta giudiziaria, una lotta di popolo”: così Gaetano Paci sottolinea l’urgenza della memoria. Lo fa anche Ottavio Sferlazza: “L’esercizio quotidiano della memoria è il modo migliore per contrastare le mafie. Quella di lunedì è un’iniziativa apprezzabilissima, soprattutto in una terra come la nostra. Sono sempre stato convinto”, continua, “dell’importanza della memoria, non tanto come ricordo di una ricorrenza quanto per la necessità di costruire sulla memoria un confronto collettivo capace di far nascere e consolidare la coscienza critica che sta alla base della lotta alle mafie”.