E’ inaccettabile che il governo di centrosinistra, che dovrebbe limitarsi a sbrigare gli affari di ordinaria amministrazione, si renda protagonista di ingerenze politiche in questioni importanti per lo sviluppo dei territori, come l’elezione del presidente della Camera di Commercio di Catanzaro.
Non capisco per quale ragione il Ministero dello Sviluppo Economico continui a sollevare dubbi sulle procedure per l’elezione di un Consiglio camerale che, eletto alla guida dell’ente Daniele Rossi, ha dimostrato di saper mettere in moto un’attività amministrativa efficiente e proficua, recuperando importanti crediti e liberando risorse da mettere a disposizione del tessuto economico del territorio.
Evidentemente il governo di centrosinistra intende restaurare il commissariamento voluto dal governatore Oliverio, che aveva imposto alla guida dell’ente un professionista che, senza mettere in dubbio le sue capacità, era considerato del tutto estraneo alla realtà economica e produttiva della provincia.
C’è la sensazione che una certa politica, in vista del rinnovo degli organismi di Unioncamere nazionali e regionali, non si faccia scrupoli a sacrificare la sana gestione dell’ente camerale catanzarese, anteponendo i piccoli interessi di bottega alla qualità dei servizi forniti a cittadini e imprese.