Il decreto liquidità del Governo? Più che un bazooka, a noi sembra un boomerang per le imprese”.
Esprime così la sua delusione per le ultime misure anti-crisi del Governo il presidente di Confesercenti Catanzaro, Francesco Chirillo. “Si parla solo di prestiti con le banche e manca la parola chiave, l’unica che serve per fare ripartire seriamente il Paese: investimenti pubblici da parte dello Stato” riassume l’imprenditore del capoluogo. “Dov’è la tanto sbandierata liquidità? – si chiede Chirillo –
Noi vediamo solo prestiti con il vincolo della restituzione, cioè altri debiti sulle spalle delle partite Iva e delle Pmi italiane
Con una ulteriore beffa per i pochi che, superando burocrazia e corse ad ostacoli, riusciranno ad accedere a queste agognate somme: dovranno utilizzare buona parte del credito per pagare le tasse, la cui scadenza è stata soltanto prorogata e non cancellata dal Governo”.
“All’economia servono risorse vere – ribadisce il presidente di Confesercenti Catanzaro – cioè contributi a fondo perduto da immettere nelle vene produttive del Paese per compensare anche solo parzialmente la perdita del fatturato. Altrimenti, altro che ripartenza. Assisteremo al fallimento di decine di migliaia di imprese!”. Inevitabile il paragone con la Germania: “Il piano complessivo del governo tedesco vale 356 miliardi (756 miliardi, tra prestiti e garanzie), all’incirca il 10 per cento del Pil, e prevede anche 100 miliardi per un fondo di stabilizzazione a favore delle imprese danneggiate dalla crisi con l’assunzione diretta di partecipazioni societarie; questo fondo sarà inoltre dotato di 400 miliardi di garanzie statali per i debiti di imprese colpite dalla crisi e di un prestito statale da 100 miliardi a favore della Kfw, la Cassa Depositi e Prestiti tedesca, che potrà utilizzarli per fornire credito illimitato ad aziende in difficoltà”. “Loro sparano con il bazooka, noi con la pistola ad acqua” conclude la sua cruda disamina Francesco Chirillo.