Tanto tuonò che…non piovve! Catanzaro riscrive così l’antico proverbio attribuito a Socrate”.
Lo scrive in una nota il presidente di Confesercenti Catanzaro, Francesco Chirillo. “Tanto rumore (dalla cosiddetta inchiesta gettonopoli alle trasmissioni tv, dalle dimissioni annunciate a quelle prontamente ritirate), polemiche a non finire, ma nessuna ripercussione concreta sull’amministrazione comunale” sottolinea Chirillo. “Una scelta di sopravvivenza – prosegue – che la politica cittadina ha tacitamente sottoscritto, incurante del malcontento serpeggiante sull’andazzo dell’attuale consiliatura. Una occasione persa, a nostro avviso, per fare finalmente chiarezza sui problemi irrisolti del capoluogo di regione”. “I problemi a cui ci riferiamo – evidenzia il presidente di Confesercenti – non sono, certamente, quelli degli equilibri di palazzo.
Pensiamo, invece, alle questioni gravi dell’economia e dell’occupazione, ai cantieri fermi, ai giovani che partono e decidono di non tornare, allo sviluppo che non c’è. Fatti che, però, non sembrano toccare questa amministrazione.
Denunciamo da fin troppo tempo l’assenza di strategie di medio e lungo termine, capaci di incidere strutturalmente sul destino della città. Contestiamo da sempre il campare alla giornata, la navigazione a vista, la rinuncia alle grandi sfide che richiederebbe il rango di capoluogo che ci appartiene. Un mero pennacchio, al momento. Riteniamo, quale espressione di forze imprenditoriali produttive che hanno a cuore il futuro di Catanzaro, che sia nostro dovere intervenire in questa situazione, senza tacere o fare finta di niente. Così come dovrebbe essere dovere dei consiglieri comunali esercitare la loro alta funzione sempre in ossequio al principio di buona amministrazione. Dovrebbe…”.