La crisi economica continua ad aggredire piccole e grandi imprese con una incidenza sempre maggiore man mano che passano i mesi del dopo lockdown e la ripresa resta un obiettivo da raggiungere segnato da ostacoli che sembrano insormontabili. La burocrazia non ha fatto altro che complicare le cose e aumentare gli ostacoli complicando, ad esempio, nell’accesso al credito e nelle potenziali interlocuzioni con il sistema bancario esasperando le procedure soprattutto per quanto riguarda i fondi al di sotto di 30 mila euro”. E’ quanto afferma Alberto Tiriolo del Centro Studi Politico-Sociali “Don Francesco Caporale”.
“Ma nella nostra provincia tra l’altro compresa Crotone, per le aziende edili, diventa un’impresa anche ottenere il documento unico di regolarità contributiva la cui positività, come ben sappiamo, è condizione necessaria per poter partecipare alle gare perché significa aver pagato i versamenti INAIL ,Cassa Edile e INPS – spiega Tiriolo -. Senza versamenti, e quindi il DURC negativo, si blocca la possibilità di firmare contratti e anche poter incassare gli stati di avanzamento o partecipare a gare; tutte le aziende, volenti o nolenti, devono pagare i contributi, cosa assai complicata in questo periodo, dopo settimane di fermo lavorativo, e un susseguirsi di problematiche e criticità di diversa natura. INAIL e INPS accettano le rateizzazioni, senza oneri al di sotto di importi minimi ; il meccanismo è chiaro: se non paghi la rateizzazione nessun DURC positivo, se onori la rateizzazione la concedono e tu ritorni in bonis”.
“Cosa succede alla Cassa Edile di Catanzaro? Che per poter ottenere la rateizzazione serve una fideiussione bancaria o assicurativa e/o una cambiale in bianco – si legge ancora nella nota del Centro Studi “Don Francesco Caporale” -. C’è da ricordare che la fideiussione bancaria si ottiene versando l’intero importo da garantire, ad esempio se ho un debito di 10.000 euro devo versare in banca questa somma per avere la fideiussione bancaria le assicurative fra privati è difficilissimo se non impossibile averle. Per non parlare poi della cambiale in bianco che è quanto di più sgradevole si possa avere come richiesta”.
“La domanda sorge spontanea, come diceva qualche anno fa il giornalista Antonio Lubrano: ma se lo Stato consente la rateizzazione senza oneri garanzie e orpelli, perché la Cassa Edile che è una struttura locale deve impedire ai propri contribuenti la stessa soluzione? La suddetta Cassa è garantita in caso di inadempimento da parte del cliente perché non emette il DURC positivo quindi blocca l’azienda. Un danno che si aggiunge ai tanti accumulati nel corso della gestione emergenziale successiva al lockdown che non ha tenuto conto delle reali necessità delle aziende in crisi di liquidità e che rischia di mettere una pietra tombale su molte delle imprese già sull’orlo della chiusura. L’appello che rivolgiamo a chi di dovere – conclude Tiriolo – ed alle associazioni di categoria che compongono la Cassa Edile come Confindustria e Confartigianato è di mettersi una mano sulla coscienza, per non dire sul cuore, ed individuare le soluzioni concrete più veloci e opportune per venire incontro alle aziende edili che chiedono il sostegno della Cassa, che dovrebbe aprire le porte e non sbatterle in faccia a chi chiede aiuto”.