C’era una volta la mafia…”. Un titolo volutamente provocatorio ha fatto da sfondo all’incontro dibattito promosso dall’amministrazione comunale di Cardinale in piazza De Luca. Relatori, l’avvocato penalista Vincenzo Fulvio Attisani, presidente dell’associazione “Radicando”, e Rosanna Scopelliti, figlia del magistrato Antonino, ucciso per mano della ‘ndrangheta il 9 agosto del 1991. Con una legislatura da parlamentare alle spalle, Rosanna Scopelliti guida, da presidente, la fondazione “Antonino Scopelliti”, ente no-profit antimafia tra i più attivi nella formazione dei giovani alla cultura della legalità.
Hanno introdotto l’iniziativa i saluti istituzionali del sindaco, Danilo Staglianò, e dell’assessore comunale Massimo Rotiroti, entrambi centrati sulla necessità di tenere alta l’attenzione sul fenomeno mafioso e sul contrasto alle degenerazioni criminali. E’ seguita la relazione dell’avvocato Attisani, attento a centrare il suo intervento sull’intreccio perverso che si viene, spesso, a determinare tra politica e mafie e sull’impegno al quale siamo tutti chiamati per invertire la rotta. Prendendo la parola, Rosanna Scopelliti ha fortemente sottolineato la necessità di combattere l’indifferentismo strisciante che pone i Calabresi quasi come testimoni silenti di fronte alle operazioni delle forze dell’ordine che scoperchiano, quotidianamente, scandali, ruberie e giri d’affari illeciti.
“Non indifferenza ma indignazione è ciò che ci serve per cambiare questa nostra terra” ha rimarcato l’ex deputata. Non poteva mancare un commosso ricordo del giudice Antonino Scopelliti. Un sacrificio, il suo, il cui messaggio più importante e attuale risiede, probabilmente, nella semplice naturalezza con la quale espletava il proprio mandato. Proprio su questo “dovere” di adempiere al proprio ufficio con dignità, onestà, rispetto per gli altri, lealtà verso lo Stato e le Istituzioni, si è soffermata Rosanna Scopelliti, richiamando tutti a fare fronte comune, a cominciare dalla vita quotidiana, contro qualsiasi forma di malaffare. “Solo allora potremo finalmente dire: c’era una volta la mafia” ha concluso. Un numeroso pubblico ha partecipato all’incontro anche con domande e riflessioni, arricchendo di contenuti una serata ben riuscita e ottimamente organizzata.