Cambiare l’approccio alla lettura dei classici. La Scuola ci ha, purtroppo abituati ad un metodo che piuttosto che avvicinare allontana gli studenti. I classici ci insegnano a diventare migliori, uomini e donne liberi, perché la libertà è nella capacità che abbiamo di leggere autonomamente e criticamente il mondo in cui viviamo. A riscoprirci arcipelaghi e parte dell’umanità. E non isole. Ci spingono a riflettere sui grandi temi, anche del presente. E proiettano l’uomo verso l’infinito, come immortali sono i valori che può tramandare.
È, in sintesi, il messaggio contenuto nelle pagine de Gli uomini non sono isole – i classici ci aiutano a vivere, l’ultima opera letteraria di Nuccio Ordine presentata ieri (martedì 28) in un gremito Auditorium Alessandro Amarelli.
L’evento, molto partecipato, conferma il successo del format Estate al Museo 2019, la rassegna giunta alla sua 18esima edizione e promossa dall’esperienza imprenditoriale e familiare Amarelli.
A dialogare con l’Autore, professore ordinario di letteratura italiana presso l’Università della Calabria, noto in ambito internazionale per i suoi vivaci interessi per la filosofia italiana e gli studi su Giordano Bruno e sul Rinascimento, sono stati Giuseppe Amarelli ed il giornalista de Il Messaggero Antonio De Florio.
Dall’elogio alla filologia di Nietzsche al tema del difficile di Rilke. Entrambi ci insegnano che la conoscenza e l’apprendimento hanno bisogno di tempo e di sforzo. Aristotele insegna che la conoscenza non può essere asservita al profitto, Giordano Bruno che la religione serve a legare l’uomo all’uomo, Tommaso Campanella che non è la corona a fare il re, Eliot che ogni inizio è una fine e ogni fine un inizio, Plutarco che la musica e la cultura hanno più potere delle armi. Altri esempi nelle pagine di Ordine vengono da Petrarca, Virginia Woolf, Borges, Brecht, Conrad, Cechov, Dickinson, Donne, Hemingway, Hesse, Shakespeare e altri. La letteratura può ispirare la vita come la vita ispira la letteratura. Come Paolo e Francesca, innamorati nella Commedia di Dante Alighieri, sono ispirati dalla libro di Lancillotto e Ginevra.
Amarelli sempre più location preferita e punto di riferimento nel territorio per il mondo dell’associazionismo territoriale. – Domani, Giovedì 29, alle Ore 18 l’Auditorium ospiterà il workshop della fotografa Betty Colombo, fotografa per Vanity Fair, Vogue e RCS.