La mia storia politica nasce nel 2010, quando ho messo in piedi il progetto “Io resto in Calabria” pensando che già allora nella nostra regione ci fossero le condizioni per una svolta sociale e culturale. Oltre 100mila calabresi all’epoca ci hanno dato fiducia ma non è stato sufficiente perché il voto era condizionato dai sistemi di potere che hanno piegato la Calabria agli interessi di pochi a danno della collettività.
Oggi, a distanza di dieci anni, ho deciso di rimettermi in discussione ritenendo che ci siano le condizioni per vincere e dare una svolta alla Regione, perché ormai i calabresi hanno toccato con mano il degrado della malapolitica e l’arroganza della criminalità che hanno massacrato questa terra.
Non sto qui a elencare i punti del mio programma, che avremo modo di approfondire a breve, ma mi limito a invitare i cittadini a esaminare bene le liste che sono state presentate ufficialmente poche ore fa. Non aggiungo altro, ognuno è in grado di fare le proprie valutazioni.
Noi abbiamo dimostrato di avere dei punti fermi, forse lo abbiamo fatto in maniera forte, ma abbiamo agito ponendo al centro del nostro progetto i principi per noi fondamentali di legalità e rinnovamento. Non abbiamo ceduto a compromessi.
Ringrazio quanti hanno scelto di sostenerci nella delicata fase che si è appena definita. Ringrazio il “Movimento 10 idee per la Calabria” e i Verdi per l’impegno che hanno comunque ribadito di voler assicurare al nostro progetto. Ringrazio il Pd, in particolare il segretario nazionale Nicola Zingaretti, il responsabile del Mezzogiorno Nicola Oddati e il commissario regionale Stefano Graziano per aver condiviso e supportato le scelte che abbiamo fatto, dimostrando concretamente di puntare al riscatto di un territorio difficile come quello calabrese. Mi sono fidato e mi fido di loro perché, con coraggio e determinazione, hanno scelto di mettere in atto il cambiamento di cui la Calabria ha bisogno.
Dispiace, sinceramente, per chi si sente escluso e ritiene di aver pagato un prezzo troppo alto, ma noi abbiamo solo incluso le persone che consideriamo valide e che credono nel nostro progetto. Mi sono sempre assunto la piena responsabilità delle mie scelte e, anche stavolta, da leader della coalizione che ho l’onore di guidare, lo faccio nella convinzione di aver scelto liberamente e nell’esclusivo interesse dei calabresi. Ora andiamo avanti, insieme, perché se siamo uniti questa rivoluzione è possibile.