Il punto di partenza per il rilancio della Calabria non può che essere una seria politica economica volta alla promozione dei fattori “chiave” per incrementare la competitività delle nostre imprese, l’innovazione e gli investimenti e che individui per ciascun settore produttivo le misure necessarie per lo sviluppo, gli ambiti prioritari di intervento, gli strumenti finanziari e le risorse disponibili”. E’ quanto chiede Confartigianato Calabria ai candidati alla presidenza della Regione sollecitando “un concreto cambiamento, una svolta, per ripensare al futuro economico, sociale e politico di questa Regione con quella fiducia che certamente le sterili lotte politiche finalizzate alla raccolta del consenso elettorale non sono state in grado di assicurare”.
Confartigianato Calabria ha elaborato un articolato documento programmatico contenente le proposte dell’Associazione sul tema “Crescita a valore artigiano” che pone al centro il “valore artigiano”, quell’insieme di valori storici, tutt’oggi attuali, ai quali ci ispiriamo, che ci consentono di rappresentare gli interessi generali del ceto medio produttivo e di intere comunità e società locali nel difficile percorso per affrontare in modo solidale le sfide della modernità. Il primo candidato a raccogliere l’invito inoltrato dal presidente Roberto Matragrano e dal segretario regionale, Silvano Barbalace, è stato Pippo Callipo, aspirante governatore sostenuto da Partito democratico, Democratici Progressisti e “Io Resto in Calabria”. Nella sede di via Lucrezia della Valle a Catanzaro, alla presenza di una delegazione dei dirigenti di tutte le province e di alcuni imprenditori, hanno consegnato il documento che -partendo dall’ascolto delle esigenze delle imprese artigiane del territorio – è stato elaborato tenendo conto di obiettivi e proposte su alcuni temi chiave: Valore Artigiano al centro; Accesso al credito; Competitività ed export; Semplificazione Burocratica; Lavoro e Formazione; Turismo, Cultura e Artigianato; Aree interne.
“Un valore artigiano che oggi si confronta con due grandi driver di cambiamento, globalizzazione dei mercati e tecnologie digitali. Due driver che non mettono fuori uso l’artigianato “tradizionale”, ma lo abilitano ad essere protagonista del futuro – afferma Matragrano mentre Barbalace ha illustrato gli aspetti tecnici della proposta -. Il lavoro artigiano è una delle cifre della cultura e dell’economia italiana; se si tornasse a scommettere su di esso, contaminandolo con i “nuovi saperi” tecnologici e aprendolo alla globalizzazione, l’Italia e la Calabria si ritroverebbero tra le mani un formidabile strumento di crescita e innovazione. Come dimostrano alcune delle più dinamiche imprese italiane (da Geox a Zamperla, da Gucci a Valcucine) il “saper fare” rimane un ingrediente indispensabile per l’intero manifatturiero italiano, che, alla fine, è uno dei pochi settori vitali della nostra economia. Occorre avere passione, coraggio, responsabilità e lungimiranza”.
Tra le proposte, Confartigianato ha ribadito la necessità di dare concreta attuazione alla Legge regionale 5/2018 di riordino della materia dell’artigianato e degli strumenti in essa previsti a sostegno della crescita e sviluppo delle imprese artigiane calabresi. Ma anche il riconoscimento del ruolo centrale dell’imprenditore artigiano attraverso una sempre maggiore integrazione con gli altri settori e con azioni mirate nel Piano di comunicazione regionale. L’accesso al credito è da sempre un problema per le imprese calabresi con tassi di interesse doppi rispetto al centro nord.
Confartigianato ritiene necessario avere il coraggio di sviluppare strumenti anche alternativi al credito bancario per sostenere l’accesso al credito e rimuoverne gli ostacoli. Necessario e’ anche il sostegno alla garanzia dei confidi minori. Illustrati gli obiettivi e le proposte individuate per le singole voci approfondite, evidenziando sempre la necessità di snellire la burocrazia e la necessità di renderla più efficiente ed al passo con i tempi richiesti dal mondo delle imprese.
Importante poi è sostenere il passaggio generazionale e l’apprendistato quale migliore forma riconosciuta per l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Ampio spazio poi al tema del turismo e della relazione con cultura e artigianato su cui l’organizzazione sta investendo in prima persona per portare avanti un progetto di rilancio del settore.
Confartigianato Imprese Calabria ha anticipato al candidato governatore di essere al lavoro anche su un progetto per il rilancio delle aree interne che va in questa direzione e che auspichiamo possa essere condiviso con il nuovo esecutivo.
A portare la propria testimonianza anche imprenditori del territorio che aderiscono e portano il proprio contributo di azione e di idee a Confartigianato come Luca Giuliano e Gianluca Galgano, mentre a portare il saluto delle categorie territoriali è stato il presidente di Confartigianato Crotone, Francesco Pellegrini.
Il candidato alla presidenza della Regione per il centrosinistra, Pippo Callipo, ha condiviso le proposte e gli obiettivi presentati dai vertici di Confartigianato, evidenziando il ruolo delle associazioni rappresentative del mondo produttivo e sociale “ che devono avere la possibilità di esprimere le proprie proposte. La capacità di ascolto è fondamentale, ed io avrò bisogno di voi”. Callipo ha condiviso, in particolare, la necessità di intervenire sulla burocrazia esull’accesso al credito, assicurando l’indicazione di personalità competenti in ogni settore, considerando quello dell’artigianato strategico per la crescita e lo sviluppo economico della Calabria libera dai condizionamenti.