Sono 44 le convenzioni già sottoscritte dai Comuni beneficiari del bando sulla valorizzazione dei Borghi della Calabria. L’impegno di spesa, finora, è di 60 milioni e 400mila euro. In totale, sono 73 i Comuni ammessi a finanziamento, con risorse pari a 100 milioni di euro».
A comunicarlo è il dipartimento Cultura – settore Borghi della Regione Calabria.
L’ACCORDO DI PROGRAMMA
«L’atto propedeutico allo sblocco delle risorse e al corretto compimento della procedura amministrativa del bando – spiega il dipartimento – è stato la sottoscrizione dell’Accordo di programma quadro “Borghi e ospitalità” tra Regione e Agenzia di coesione, strumento giuridico necessario per poter utilizzare le risorse. La firma dell’Apq ha consentito di concludere legittimamente le procedure e di garantire la correttezza dell’azione amministrativa. Anche le istanze di sospensione dell’efficacia della graduatoria definitiva – proposte davanti al Tar da alcune amministrazioni locali escluse –, riferite ad argomentazioni non conferenti con la procedura dell’avviso pubblico, sono state, a oggi, rigettate».
ATTIVITÀ PRIVATE
«In totale, la dotazione finanziaria del bando Borghi è di 136 milioni di euro. Di questi, 36 milioni – viene specificato – sono destinati alla valorizzazione ricettiva e turistica verso attività private. Attualmente, sono circa 3mila le domande in fase di valutazione da parte delle quattro commissioni, divise per ambito, cui è stato richiesto di procedere a ritmi serrati per concludere l’iter nel più breve tempo possibile».
SPIRLÌ: «OSTACOLI SUPERATI»
«Ho creduto al progetto Borghi fin dall’inizio della mia nomina ad assessore ai Beni culturali. All’epoca – ricorda il presidente della Regione, Nino Spirlì – chiesi alla presidente Santelli che questo bando ritornasse nelle competenze del dipartimento dei Beni culturali, dopo che, per tanto tempo, era stato maldestramente trasferito all’Urbanistica. Da subito, insieme alla mia struttura, ai dirigenti e ai funzionari, ci siamo adoperati per superare gli ostacoli che ne impedivano l’avvio. Sono state tante le difficoltà da aggirare, ma molti sono i risultati raggiunti: uno per ogni borgo di Calabria, ognuno dei quali avrà finalmente il giusto riconoscimento alle giuste aspettative».
«Mi auguro – prosegue Spirlì – che questo progetto sia una pietra d’angolo nella costruzione della grande rete dei Borghi di Calabria: un tesoro di questa nostra terra. Ai borghi va dedicata la massima attenzione, nella speranza di una rigenerazione dell’intera regione. Dai borghi potrà ripartire il rilancio artistico, culturale, imprenditoriale, turistico e promozionale di questa terra».
«È dai borghi – conclude il presidente – che dovrà ripartire la nuova Calabria, anche digitale, che potrà accogliere il turista e diventare residenza futura non solo di chi l’ha lasciata, ma anche dei “nuovi calabresi” provenienti dal resto d’Italia, dall’Europa e da tutto il mondo; di tutte quelle persone che sceglieranno la Calabria quale regione no Covid, bio, e in grado di garantire un vero sposalizio tra ricchezze ambientali, culturali e imprenditoriali».